Disastro! Stamattina mi alzo che sto veramente male. Sono bloccato e dolorante. Non ci capisco più nulla! Forse dormo in una posizione sbagliata o forse i muscoli si contraggono la notte, non so. Mi sembra di essere peggiorato. Quasi mi viene da piangere. Non so nemmeno se sono in grado di guidare per tanti chilometri.
Faccio colazione e poi una doccia bollente. Frizione con olio. Comincio a preparare l'auto. Altro caffè, altra doccia, altro olio. Parto poco convinto. La strada è buona e piego il collo per stare meglio e rilasso tutti i muscoli. Cerco di stare morbido e ciondolo ad ogni asperità della strada. Poco a poco mi sento meglio. I muscoli si rilassano minuto dopo minuto e le scosse elettriche al braccio diminuiscono. Dopo due ore ho superato anche questa crisi. Almeno credo. Arrivo in prossimità delle cascate che non ho visitato all'andata e dove ho avuto la prima drammatica crisi. Le Eliot Falls. C'è una Toyota in panne con il radiatore andato. Il carro attrezzi la sta recuperando. Chiedo info sul creek da attraversare e mi sembra fattibile. Qualcuno però ha avuto problemi e un paio di plates, di targhe di auto, sono appoggiate alla roccia alla fine del guado. Mi sa che il guado non è sempre così semplice!!!
Pochi chilometri e mi trovo immerso in una serie di cascate veramente eccezionali. Acqua a 27°! Il sole va e viene ma il panorama è da favola. Ci sono ovunque pipistrelli sui rami. Quelli giganti che mangiano solo frutta e fiori. Faccio un bagno e un idromassaggio sotto le cascate per riprendermi. Sembra faccia effetto. Riparto e dopo aver fatto il pieno alla Bramwell Junction decido di andare verso ovest a Weipa. La coppia che ho conosciuto a Chili Beach, qualche giorno fa abita li e dovrebbe esserci un ospedale attrezzato. Vale la pena tentare anche se faccio una deviazione di oltre 120 chilometri. Ho bisogno che qualcuno mi aiuti.
Sto viaggiando tranquillo quando un piccolo canguro grigio sbuca fuori dal bush e attraversa la strada. Freno e sterzo per evitarlo e credo di non averlo colpito. Mi sembra che abbia scartato all'ultimo. Non ho sentito nessun impatto. Decido di tornare indietro per controllare e faccio un doppio sbaglio. Primo perché il canguro l'ho colpito. Ha una leggera escoriazione alla zampa destra e secondo perché non so che fare! Le gambe le muove eccome ma non riesce ad alzarsi. Sono nel panico più completo e non so se è semplicemente scioccato o ha qualcosa di grave. Sto già malissimo per conto mio e in più mi sta salendo un magone della malora. Ho paura a spostarlo perché non so se gli faccio male. In questi casi, forse bisognerebbe sopprimerlo, ma sinceramente non ne ho il coraggio e nemmeno so se possa cavarsela. Sono scioccato. Questa forse è la prima vittima che faccio in oltre 30.000 chilometri di strada percorsa in questo continente.
In prossimità di Weipa telefono a Karen che al momento è fuori per lavoro fino a venerdì. Patrick mi attende a casa e come un oasi mi ritrovo ad essere in famiglia. Parcheggio l'auto in garage e dopo aver cenato stramazzo nel letto. I prossimi due giorni saranno duri, molto! Solo con l'aiuto di Patrick e Karen mi riprenderò, sperando che prosegua…piano, piano…
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