La mattina del primo febbraio è sempre con il cielo velato. Vado a visitare la cima del monte che da il nome al parco. Una strada che si inerpica fino a oltre 1000 metri! Qui ci trovo un paesaggio sub-alpino simile al nostro ma ancora gli eucalipti e delle minuscole felici che assomigliano a semplice bush! Il freddo si fa sentire e dopo una breve passeggiata me ne torno a valle e provo a cercare ancora una volta un luogo poco frequentato, delle cave.
Al centro dei Ranger, dove prendo info, sempre incontri divertenti e bizzarri come l'immigrato olandese naturalizzato che porta a spasso un furetto come fosse un cane.
Lungo la strada si prosegue con una escalation.
Prima una casa in vendita che un tempo era una Chiesa, poi un cartello segnala il passaggio su binari dei "railtrack raiders", ossia quei piccoli mezzi che vanno su rotaie mossi dalle sola forza umana e che mi ricordano le vecchie comiche in bianco e nero! Le sorprese non sono finite e trovo la strada per le cave interrotta per una frana in prossimità del piccolo ponte ma con un autobotte che fa il pieno di acqua minerale direttamente nel torrente. Non si possano visitare all'interno, ma dietro il piccolo ingresso dove fuoriesce il torrente, ci sono oltre 30 chilometri di gallerie con più di 295 ingressi e anche la più profonda cava Australiana!
Insomma ogni angolo riserva una sorpresa. Naturalmente non c'è nessuno, tranne il driver del road train che dopo aver fatto "il pieno" di 18.000 litri di acqua da imbottigliare se ne va!
Proseguo e, prima di arrivare allo Styx River National Reserve, mi imbatto in un echidna in mezzo alla strada!
In quell'ultima piccola riserva l'apoteosi! Alberi di oltre 400 anni di età e 80 metri di altezza, un bosco fittissimo e felici mostruose ovunque. Giro attraverso questi giganti incantato e anche perplesso. Come sia possibile che in questo angolo di mondo ci sia ancora tantissima natura ha dell'incredibile!
Al parcheggio, in manovra, a pochi metri dalla ripida scarpata, la protesi scivola e nonostante freni, non riesco a fermare l'auto che scivola di appena un paio di metri contro uno dei primi alberi. Disastro! L'auto è a 45° gradi con il dietro che è completamente sollevato! Io nulla, sto bene. Guardo il danno e penso che la mia corsa sia finita qui. Radiatore, parafango, cofano, longherone frontale per lo meno.
Spengo il motore e mi rassegno a passare la notte in una delle vicine toilette visto che, naturalmente, il cellulare non ha campo.
Aspetto 10 minuti e ho la fortuna che passino due ragazzi con il pulmino. Gentilissimi mi caricano al volo e appena possibile contattano i soccorsi per me. Prima di partire fanno foto all'auto! Mi scaricano nella vicina Maydena dove, dopo 45 minuti, arriva il carro attrezzi dei soccorsi. L'autista è bravo e in pochi minuti carica l'auto. La madre lo accompagna e fa foto all'auto!
Sono stra mortificato. Si rientra su New Norfolk evitando più o meno fauna selvatica che spunta ovunque visto che ormai è sera. Magari più "meno" che più"! Sono attaccato come un geco alla maniglia dell'auto perchè va a scheggia con il retro treno che ogni tanto se ne va!!
Mi sistemo un poco l'auto nel parcheggio di fianco alla pompa di benzina e al work shop, dove mi ha scaricato. Mi chiede se ho da dormire e io dico che forse è meglio che stia qui, avendo tutto dentro ed essendo in città . Lui non mi da torno e mi saluta dandomi appuntamento per domani alle 8.
Guardo il cielo che è nero come la pece e senza stelle mentre inizia a piovigginare. Intorno tutto tace, nessuno in giro. Quasi oltre mezzanotte e passa un balordo che cerca di attaccare briga mentre sto per entrare nell'auto a dormire. Manco lo cago, appena uno sguardo di pochi secondi. Se ne va e nemmeno si avvicina più di tanto.
Non posso fare molto ora. Domani vedrò che fare. Domani vedrò che posso fare. Mi dispiacerebbe molto la mia corsa finisse qui. Molto. Ma si sa che contro il destino c'è poco da fare a volte.
Mi giro e rigiro e non riesco a prendere sonno e penso...
"Il destino non esiste! Ci sono solo degli esseri umani che interpretano a loro piacere nel bene o nel male quello che accade, spesso per darsi pace, per farsene una ragione. Sarà un poco più complicato, mi costerà un poco di fatica in più! Ma ci sono abituato a questo, da tanto tempo. Non mollo facilmente la presa e sono un lottatore. L'importante è che non perda di vista l'obiettivo. Lo finisco questo giro in un modo o in un altro perché sono fatto così e tanto mi basta. Buonanotte Australia. Ci vediamo fra poche ore".