Ci sono due soli modi di conoscere le cose.

Farsele raccontare oppure farle.

Un poco come la vita.

Viverla o farla vivere agli altri.

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venerdì 6 agosto 2010

BITE the BULLET!

Disastro! Stamattina mi alzo che sto veramente male. Sono bloccato e dolorante. Non ci capisco più nulla! Forse dormo in una posizione sbagliata o forse i muscoli si contraggono la notte, non so. Mi sembra di essere peggiorato. Quasi mi viene da piangere. Non so nemmeno se sono in grado di guidare per tanti chilometri.

Faccio colazione e poi una doccia bollente. Frizione con olio. Comincio a preparare l'auto. Altro caffè, altra doccia, altro olio. Parto poco convinto. La strada è buona e piego il collo per stare meglio e rilasso tutti i muscoli. Cerco di stare morbido e ciondolo ad ogni asperità della strada. Poco a poco mi sento meglio. I muscoli si rilassano minuto dopo minuto e le scosse elettriche al braccio diminuiscono. Dopo due ore ho superato anche questa crisi. Almeno credo. Arrivo in prossimità delle cascate che non ho visitato all'andata e dove ho avuto la prima drammatica crisi. Le Eliot Falls. C'è una Toyota in panne con il radiatore andato. Il carro attrezzi la sta recuperando. Chiedo info sul creek da attraversare e mi sembra fattibile. Qualcuno però ha avuto problemi e un paio di plates, di targhe di auto, sono appoggiate alla roccia alla fine del guado. Mi sa che il guado non è sempre così semplice!!!

Pochi chilometri e mi trovo immerso in una serie di cascate veramente eccezionali. Acqua a 27°! Il sole va e viene ma il panorama è da favola. Ci sono ovunque pipistrelli sui rami. Quelli giganti che mangiano solo frutta e fiori. Faccio un bagno e un idromassaggio sotto le cascate per riprendermi. Sembra faccia effetto. Riparto e dopo aver fatto il pieno alla Bramwell Junction decido di andare verso ovest a Weipa. La coppia che ho conosciuto a Chili Beach, qualche giorno fa abita li e dovrebbe esserci un ospedale attrezzato. Vale la pena tentare anche se faccio una deviazione di oltre 120 chilometri. Ho bisogno che qualcuno mi aiuti.

Sto viaggiando tranquillo quando un piccolo canguro grigio sbuca fuori dal bush e attraversa la strada. Freno e sterzo per evitarlo e credo di non averlo colpito. Mi sembra che abbia scartato all'ultimo. Non ho sentito nessun impatto. Decido di tornare indietro per controllare e faccio un doppio sbaglio. Primo perché il canguro l'ho colpito. Ha una leggera escoriazione alla zampa destra e secondo perché non so che fare! Le gambe le muove eccome ma non riesce ad alzarsi. Sono nel panico più completo e non so se è semplicemente scioccato o ha qualcosa di grave. Sto già malissimo per conto mio e in più mi sta salendo un magone della malora. Ho paura a spostarlo perché non so se gli faccio male. In questi casi, forse bisognerebbe sopprimerlo, ma sinceramente non ne ho il coraggio e nemmeno so se possa cavarsela. Sono scioccato. Questa forse è la prima vittima che faccio in oltre 30.000 chilometri di strada percorsa in questo continente.

In prossimità di Weipa telefono a Karen che al momento è fuori per lavoro fino a venerdì. Patrick mi attende a casa e come un oasi mi ritrovo ad essere in famiglia. Parcheggio l'auto in garage e dopo aver cenato stramazzo nel letto. I prossimi due giorni saranno duri, molto! Solo con l'aiuto di Patrick e Karen mi riprenderò, sperando che prosegua…piano, piano…








Eliot Falls



















Bramwell Junction






martedì 3 agosto 2010

SUN and DESERTED beaches

Oggi sole, sole! Finalmente il tempo rientra nella normalità della stagionalità! Pazzesco! Semplicemente un mese di ritardo!!!
Sono ancora mezzo rotto, logorato dal costante dolore, ma piano piano come un diesel comincio con la doccia, con l'olio da frizione e con questo sole fantastico, a scaldarmi…

Mi dirigo in una delle comunità aborigene qui vicino, Injinoo che è sul mare. Piano piano mi faccio una passeggiata sulla spiaggia, deserta!

Tutto si rimette in moto e il sole mi penetra C'è solo una leggera brezza e tutto ha un colore diverso. Il cielo, il mare, la sabbia e anche il mio…soul! Tutto appare frizzante e riprendo a correre….correre con i pensieri e con la voglia di andare. Mi sento fortunato, mi sento libero e mi sento vivo…mi sento vero!!! Mi sento selvaggio, wild!

Penso a dove sono e che sono arrivato! Cosa ho dovuto affrontare e superare…"Sti cazzi!"

Oltre a ogni mia immaginazione. Questo viaggio è incredibile e mi ha travolto. Penso e non ci credo di aver fatto tutto questo. Per fortuna faccio foto! Sorrido e affondo la gamba di plastica e il piede di carne nella rena fine.

Meglio non pensare troppo.

C'è tanta strada da fare, tanta dusty, tante dip, crest e, quelle passate, non contano nulla!

Vediamo se "torno"…vediamo se oltre a ricacciarmi indietro un paio di volte, adesso vogliono trattenermi qui!!!

Che dire! Nulla!


Domani mattina parto, e riattraverso l'11esimo parallelo. Piano, piano mi sposterò a sud. Spero che la spalla, il collo, la schiena, le dita non mi facciano troppo male. Ho una compagna fidata! La mia Carolina! Mi giro e la guardo! Per la prima volta ho quasi l'impressione di voler bene a una macchina! Cose che succedono qui, ai confini del mondo! Ma di sicuro sarà il riverbero a farmi questo scherzo! Meglio mettersi gli occhiale da sole…oggi picchia di brutto!


Injinoo





Con questi occhi



Con questi occhi

(Finardi-Sanfilippo)

Dormi presto e non pensare
A quello che sarà
E il vento dolce della notte
Te lo porterà
Troppa vita e troppo amore
Ti han portato quà
E la gioia ed il dolore
Li conosci già


Niente peso nè misura
Ma abbandono e sensualità
Non coraggio nè paura

E quel che sono e che sarò
Sulla mia faccia ha lasciato traccia
Che forse mai cancellerò
Non che mi piaccia, che vuoi che faccia
Sono i miei occhi e con questi occhi
Dritto negli occhi il cielo
Da oggi guarderò


Vivi tutto e non cercare
Quel che non verrà
Che per quello che vuoi fare
Tempo ci sarà
Vivi bene ciò che viene
Chi ti sorriderà
Ed il nodo che ti tiene
Poi si scioglierà


Senza senso di movimento
Ma con ritmo e serenità
Navigando con il vento


Se quel che sono e che sarò
Sulla mia faccia ha lasciato traccia
Ormai non lo cancellerò
Non che mi piaccia, che vuoi che faccia
Sono i miei occhi e con questi occhi
Dritto negli occhi il cielo
Da oggi guarderò


Noi marinai di terra
Contadini di mare
Che con il coro non sappiamo
Mai come cantare
Noi volatori stanchi
Senza pista d'atterraggio
Che per inerzia o per fortuna
Ci troviamo sempre in viaggio

Quel che sono e che sarò
Sulla mia faccia ha lasciato traccia
Che forse mai cancellerò
Non che mi piaccia, che vuoi che faccia
Sono i miei occhi e con questi occhi
Dritto negli occhi il cielo
Da oggi guarderò

August 2, eppure va...

Oggi la spalla pare andare meglio e in tarda mattinata, anche se il cielo è di nuovo coperto, vado a visitare la parte est del promontorio. C'è una bellissima spiaggia, Somerset Beach, incassata in una baia dove il vento è quasi assente, complice il fatto che una piccola isola la protegge a nord. La sabbia è fine e le mangrovie sono ovunque. Sulla spiaggia una specie di altare votivo con oggetti recuperati sulla spiaggia con messaggi di ogni tipo!

Nell'area nord-est si aprono delle spiagge spazzate dal vento intercalate da promontori rocciosi neri come la pece. Fitti boschi alle spalle. Il vento è costante e teso e le onde frangono regolari sulla battigia. Non c'è nessuno e vengo sorpreso dalla presenza di piccole palme che crescono direttamente sulla roccia nuda e scabra a pochi metri dal mare! Mai vista una cosa del genere. Ci sono pure i termitai! Il contrasto e pure l'inattesa combinazione è semplicemente unica. Il caldo umido si fa sentire e forse anche un poco di stanchezza. Il dolore alla spalla e ai nervi va e viene. Non capisco se sto meglio, peggio o uguale! Nel primo pomeriggio rientro e faccio il casalingo! La sera sono nervoso, stressato da giorni di continuo logorio. Mi cucino per la prima volta in vita mia una Pepperd Beef al microonde. Piatto congelato e già pronto. L'altra carne al supermercato aveva un aspetto sinistro! Colore blu petrolio!

La nottata scorre tra il riacutizzarsi del dolore che non mi fa riposare e l'idea che ormai mi devo muovere a sud. Tutto sommato ho fatto alcuni chilometri e sono in grado di guidare abbastanza bene anche se mi stanca un poco. Mi sono di certo riposato e in parte rilassato. L'area l'ho visitata e restare ancora non ha forse molto senso. Cairns dista oltre 1000 km e poco alla volta è meglio che mi avvicini…alla civiltà!


Somerset Beach





domenica 1 agosto 2010

August 1, GITA fuori PORTA!

Stamattina, per la prima volta, un timido sole è riuscito a trattenersi per qualche ora, fino a metà pomeriggio. Miracolo!

Mi sento un poco meglio, ma solo il dolore alla spalla è diminuito. Ho ancora le punta delle dita intorpidite e non riesco a contrarre il muscolo del bicipite. Sono imbottito di Voltaren e ho quasi un brivido al pensare che in quasi sette giorni mi sono appena ripreso. Il dottore aveva detto che normalmente ci vogliono 15 giorni! Io pensavo fosse solo molto cauto…
Sono anche un poco scocciato perché oltre alla gamba, che mi manca, ora ho pure un braccio parzialmente fuori uso! Che cavolo!
Poi sorrido, pensando che in fondo è quello sinistro e si compensa con la gamba mancante destra! Sono fortunato! Fosse stato tutto a destra sarebbe stato peggio. Così almeno sono equilibrato! Posso sempre bilanciarmi e il braccio funzionante è il destro! Che culo!

Meglio non pensarci più di tanto e cercare di passare una domenica all'insegna della ritrovata, seppur timida, forma fisica!!!! Si, insomma, rimettere tutto in movimento. Lentamente…

Vado a far una gita "fuori porta" nella parte occidentale della penisola anche per vedere se riesco a guidare senza grossi problemi. Naturalmente gravel road e anche un bel poco di sabbia fine color grigio, tanto per stare in allenamento…non solo io! Pure Carolina che è inattiva da un poco!

Visito gli unici due punti possibili sulla costa. Mi attendono una serie di piccole cale con sabbia giallo-ocra molto fine e scogliere grigio-nere ai lati. La vegetazione è fitta ovunque e arriva praticamente a ridosso delle spiagge. Sono spettacolari. Questa zona è sottovento, con mare calmo e acqua chiarissima. Il sole va e viene ma il contrasto cromatico tra i vari colori è favoloso. Respiro la fresca brezza del mare e mi sembra di stare meglio!!! Credo sia suggestione! Ma fa molto bene!

Il pericolo coccodrilli incombe sempre perché siamo in prossimità della foce del mitico Jardine River. Lo sbocco a mare è enorme e in questo momento di bassa marea aumenta ancora di più. Sembra veramente strano vedere come in questo punto il fiume appaia veramente placido e scorra pigramente a mare. La strada per il punto estremo è veramente pericolosa, praticamente ad alto rischio insabbiamento. Ci sono alcune auto che si sono fermate prima di me. Io avanzo ancora qualche centinaio di metri e poi mi fermo. Meglio non rischiare.

Ritorno al Lodge sotto il cielo che è ritornato nuvoloso e accenna pure a scaricare una timida pioggerella fine.

Mah! Domani inizia una nuova settimana! Spero solo di recuperare al 100% e di non avere qualche cosa di più serio che una forte infiammazione. Direi che "ho già dato" a suo tempo. Però, tanto per non lasciare nulla di intentato, mi do una toccata in mezzo alle gambe! Dicono che porti bene!