Ci sono due soli modi di conoscere le cose.

Farsele raccontare oppure farle.

Un poco come la vita.

Viverla o farla vivere agli altri.

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venerdì 11 novembre 2011

La VOCE di CARPI, 03 Novembre 2011

Per chi se lo fosse perso è uscito un articolo in data 03 Novembre 2011 su la Voce di Carpi a firma di Claudia Rosini che ringrazio insieme al Direttore Florio Magnanini e a tutta la Redazione.





LIBRO - L'Australia infinita nel viaggio di Baschieri - Esce ora il suo libro di immagini

CARPI- Cascate, laghi, fiumi, boschi, deserti, spiagge chilometriche. Canguri, echidna, aquile, serpenti e coccodrilli. E ancora, tramonti mozzafiato, strade bianche, stelle cadenti, cavalloni che si schiantano su costiere altissime. Nel suo viaggio in solitaria attraverso l'Australia, durato ben 269 giorni il carpigiano Leonardo Baschieri ha visto di tutto: animali pericolosi, paesaggi incredibili, colori così vividi da sembrare irreali.

A parlare per lui sono le suggestive immagini di una natura incontaminata e selvaggia che ha raccolto nel libro "A Soul Walkabout in Australia" (102 pagine in carta patinata opaca con presentazione del noto fotografo Luciano del Castillo) che è una sorta di diario di viaggio con le foto più significative della sua avventura in Australia, selezionate tra 44 mila scatti per "... rappresentare lo spirito, le emozioni, le avventure e le sorprese - scrive nella prefazione - nell'incontro con la gente, con la natura, con gli animali in un ambiente veramente unico e stupefacente".

Baschieri ha girato per 44 mila 414 chilometri visitando posti al di fuori dei circuiti turistici e percorrendo un itinerario molto complesso e rischioso, attraverso zone remote e isolate che ha deciso di esplorare da solo comprando una jeep, facendola adattare alle sue esigenze di guida (è privo della gamba destra da quando aveva 19 anni) e allestendola per dormirci dentro.

Partito in auto da Adelaide, a sud del Paese, il carpigiano ha guidato lungo la costa fino a Perth, ha proseguito per la città di Darwin ed è approdato nella punta più estrema a nord, Cape York, percorrendo la Old Telegraph Road, strada di 2 mila 500 chilometri che è aperta soltanto tre mesi all'anno.

«E' stata un'esperienza unica e intesa, difficile da raccontare - spiega Baschieri -. Spesso mi sono sentito un naufrago nell'immensità delle distese australiane, ma mai prima di allora avevo provato la sensazione di essere un tutt'uno con la natura intorno a me. Tanto per dare un'idea del mio viaggio, per 10 giorni ho percorso 1.400 chilometri di costa senza vedere un essere umano, ho visto posti che nemmeno gli australiani conoscono, in cui è difficile entrare. Ho visitato parchi, nel nord, in cui dovevo chiedere le chiavi del cancello al ranger che mi avvisava "Se non torni entro le cinque ti veniamo a cercare"».

Quarantasei anni, istruttore di sub e appassionato di malacologia, Baschieri era già stato in Australia negli anni Novanta e ne era rimasto folgorato.

Tanto che, dopo aver girato il mondo per fare immersioni e raccogliere chitoni (una specie di molluschi), il richiamo dei suoi luoghi incontaminati e dei suoi meravigliosi scenari naturali si è fatto sentire e nel gennaio del 2010 è partito per questo viaggio on the road.

«L'Australia è un territorio vasto oltre 25 volte l'Italia, con una popolazione di meno di 23 milioni di abitanti concentrati in prevalenza in una decina di città - continua -. Spesso ti senti isolato dal mondo, il cellulare non prende, non riesci ad avere contatti. Può capitare di percorrere centinaia di chilometri senza vedere nessun traliccio dell'alta tensione, nessuna opera dell'uomo a perdita d'occhio, solo la strada. Sembra tutto finto. Forse è troppo bello per essere reale».

Neppure la rottura di una vertebra cervicale alla fine del viaggio ("Ho rischiato la pelle. Ci ho messo un anno per riprendermi"), ha guastato il ricordo di un'esperienza indimenticabile, che lo ha segnato nel profondo. «Spesso sono il primo a rimanere incredulo ripensando a quello che ho vissuto e che ho fatto - conclude -. Mi sembra un sogno. A dicembre conto di ripartire per l'Australia, per visitare la parte che ancora non visto ed esplorare la Tasmania. Intanto faccio il visto per un anno, poi si vedrà...».

http://www.voce.it/edicola/index.html?section=articolo&id=434&artid=16301