Poi arriva. Arriva quando meno te lo aspetti. Sei stato 15 mesi a dormire dentro un'auto e altrettanti sopra ad essa su una piccola tenda. Tutti i giorni a disfare e rifare il tuo giaciglio. Non sapevi coscientemente o intimamente il perché. Lo facevi e basta. Ogni giorno a seguire un filo di strada, di traccia, senza immaginare dove saresti stato alla sera. Circondato da una natura esplosiva, prorompente. Tutto misterioso, indefinito e sconosciuto. Incontri umani del tutto casuali e fortuiti. Uno stop solo per il pieno di benzina all'auto, acqua potabile e poche provviste in scatola. Ricevi il suggerimento di un aborigeno che ti dice…"Take care, Mate! Bush is dangerous" e tu che rispondi "Don't worry, Mate! I know!". Sei orgoglioso e sorpreso. Un aborigeno che ti "caga". Un aborigeno che ti considera al suo pari. Raro. Molto.
Un tempo e uno spazio che sembra uscito da un sogno. Un sogno che invece si materializza davanti ai tuoi occhi. Ogni giorno. Ogni giorno a vivere il mondo incredibile che ti circonda, che sembra senza confini. Un mondo che non è nelle mappe, non è nei social, ma esiste, da sempre.
Ti meraviglia come sembri immutato, primordiale, grandioso e semplice. Un mondo dove gli umani sono al pari degli altri, della natura, non di più. Dove ci sei tu e nessun altro per…100 km minimo. Un bel cambio di programma mentale. Una cosa che scava giorno dopo giorno. Un goccia che lavora. Sempre. Costante. Incessabile.
Poi, nel Kimberly, ti trovi ad abbracciare un albero che avrà 2000/3000 anni sotto cui stai campeggiando la notte. Dove raccoglierai i suoi frutti e te ne ciberai. Dove, in silenzio, lentamente l'onda ti travolgerà mentre stai percorrendo dei luoghi che da milioni di anni sono rimasti inviolati. Il coccodrillo che sguscia a pochi metri da te è la norma. Come il dingo che si aggira la notte annusando i residui della scatoletta di tonno che ti sei mangiato. Gratta sul fianco dell'auto per arrivare a leccare un poco di residuo oleoso nel sacchetto dei rifiuti. I serpenti che spuntano ovunque, quando meno te lo aspetti. Un'onda della spiaggia pietrificata di milioni di anni o le pitture di 40.000 anni di un tuo simile. Oltre ogni tuo precedente immaginario, ma tutto normale, nulla di straordinario. Almeno da queste parti. In questo mondo.
Ecco che arriva l'onda! Ti travolge, inaspettatamente, mentre ti guardi il calare del sole sulle Bungle Bungle Range dove hai scarpinato per 15 km su una gamba sola, come in ogni fottuto attimo di questo infinito viaggio. Il viaggio della tua vita. Già.
Ti rendi conto che finalmente il tuo tempo, la tua vita, il tuo essere è qualcosa di diverso di quello che ti hanno insegnato. La cosa più importante è il tempo. Il bene più prezioso, di cui si dovrebbe essere molto parsimoniosi, addirittura avari. Cederlo con cautela, sempre. Il tempo che nessuno può stabilire quanto valga, ma tutti di dicono quanto "vale". Quanto dovrebbe "valere" il tuo tempo. Nessuno potrebbe dirti come vada vissuto, ma tutti ti propinano "il suo valore" in funzione di quello che dovresti vivere. Come dovresti essere e cosa dovresti fare. Fottuti bastardi! Il tempo è la mia libertà. Sono libero se dispongo di tutto il mio tempo.
Buona parte della gente non sa bene cosa sia la libertà o la ricchezza. La confondono con altre cose…ma che dovrei dire…la confondono con una "vacanza"…con l'iscrizione a un "club esclusivo"…o il conto in banca che dovrebbe renderli "liberi"….
Nel mondo che vogliono loro. Anzi, che pensano sia ovunque su questo piccolissimo pianeta alla deriva. Glielo lascio questo mondo. Se lo tengano.
Del resto, non ne ho visto nessuno da queste parti!
Invece, ho visto gente veramente libera da queste parti, con solo un paio di pantaloncini e una maglietta. Come del resto ero io, ma con una gamba di plastica. Insieme abbiamo pescato e abbiamo fatto il fuoco. Insieme abbiamo riso e ci siamo capiti. Insieme abbiamo condiviso quello che avevamo. Insieme ci siamo regalati tutto il tempo che volevamo.
Eravamo diversi, differenti ma eravamo veri. Eravamo noi. Eravamo liberi. Eravamo uomini. Tutto qui. Nulla di strano da queste parti. Bastava uno sguardo per capirsi.
Ma che dire…magari sono solo io che ho immaginato tutto questo, che mi sono fatto suggestionare, stordire dal caldo torrido e afoso del Kimberly. Abbagliare da un immaginario che esisteva solo nella mia mente e nel mio animo.
Per questo, semmai dovesse essere stato, faccio mio il motto di Isabelle Eberhardt,
"Me ne andrò solitario fino alla morte"
e apro le braccia all'ultima onda…che mi ha travolto nel mezzo del Kimberly.
Se qualcuno mi dice che era una aberrazione, ci provi a passare. Giusto per curiosità. Ma non ci passerà. Non ci sono strade. Ci sono solo sogni. Quelli sono per gente diversa. Gente che ha tempo da perdere, da spendere. Non bisogna avere fretta per certe cose. Ci vuole tempo, molto a volte. La gente corre sempre, troppo. Chissà che deve combinare, chissà dove deve andare. Sono sempre in ritardo, il tempo non gli basta mai.
PS. Thank you, Roberto. You know.
On the Baob Country
Bush Camping on Fitzroy River
Willare Bridge Roadhouse
"Croc Warning"
Derby Area
Boab Prison Tree
Giant Baob everyware
One Mile Dinner Camp, "The Dinner Tree"
"Less Speed, Less Dust"
Windjana Gorge National Park
Freshwater Crocodile
Tunnel Creek National Park
Oscar Range Area
Ngumpan Cliff Area
Top Front of IGA X-press Shop at Halls Creek
On Tanani Road to...
still bush camping with Boab
Alien! Cane toads (Bufo marinus) a pest animal!
Purnululu National Park (Bungle Bungle Range)
Baob and car
Lizard!
The Grotto
"Closed full stop"
Fossil wave
Cave Paintings
Saltwater Crocodile
Prison Tree
On Parry Creek Road