Mi dirigo ancora verso sud-est e provo ad esplorare una strada secondaria per cercare una cascata e anche per vedere cosa mi riserva l'area fuori dalla via principale, dove il traffico è praticamente assente. Dopo pochi chilometri di una gravel road, che si snoda su dolci colline e fitti boschi, il primo inaspettato incontro con un gregge di pecore in sede di transumanza! La cosa molto divertente e particolare è che i due pastori stanno su due auto all'inizio e alla fine del gregge!
Le pecore seguono tranquillamente e mi devo fermare a lato per farle passare. Sembrano molto diverse da quelle del continente, più massicce, più selvatiche.
Si alternano piccole fattorie e alcuni paesi che, anche se segnati sulla carta, altro non sono che piccoli gruppi di 6 o 7 abitazioni. Il luogo è poco frequentato e me ne accorgo arrivando nei pressi della cascata. La strada è interrotta da tempo immemorabile per una frana e il sentiero è stato ormai inghiottito dal bush. La cascata è molto bella anche se la vegetazione lascia poche visuali libere per ammirala.
Rientro sulla main road e mi fermo in un piccolo paese a fare il pieno. Le sorprese sono sempre dietro l'angolo da queste parti e, a pochi metri dall'unica pompa di benzina su una piccola altura, c'è l'immancabile chiesa dei primi coloni. Penso sempre al fatto che nonostante qui intorno ci siano forse meno di una 40ina di abitazioni, la chiesa rimane l'edificio più solido e più bello!
La visito all'interno, perché l'invito sull'uscio è chiaro e sorrido osservando l'altra informazione appesa a lato! Gli Australiani hanno sempre un grande senso pratico e sono molto pragmatici! Mi fa riflettere che il "ticket" d'ingresso per l'uscita da questo mondo e, quello opposto, per la creazione di una nuova famiglia siano equiparati e assolutamente a buon mercato!
Proseguo di appena pochi chilometri e mi fermo a visitare un Parco Nazionale molto famoso, il Mount Field National Park, che è anche sede di un centro dei ranger. Mi trovo molto vicino a Hobart ormai e il parco è molto frequentato. Alla base del monte si snoda un percorso che raggiunge due belle cascate attraverso un sentiero attrezzato che attraversa un bosco fittissimo.
Piazzo la mia auto nella piazzuola a 5 metri dal torrente e mi metto ad osservare verso sera lo specchio d'acqua. Mi hanno detto che il platypus (l'ornitorinco) vive in questo torrente. Sono un poco scettico anche perché è un animale molto elusivo e il mio vicino mi ha detto che l'ha visto una volta sola nonostante frequenti regolarmente il parco svariate volte l'anno. Faccio una doccia e mi metto a mangiare un boccone osservano lo scorrere lento e pigro delle acque.
Giorno dopo giorno sto comprendendo che qui il tempo è molto variabile e anche che la luce è ovattata. Un luce diffusa che pennella appena di colore questo paesaggio.
Il sole fa sempre fatica a bucare le nubi e raramente è estremo, intenso. Credo dipenda dalla latitudine e spesso sembra sempre che la giornata sia bloccata allo stesso orario. Le differenze sono minime e si fa fatica a capire se sia mattina o pomeriggio inoltrato.
Mi giro distrattamente di lato ed ecco che dall'acqua spunta qualcosa! Stento a crederci ma è lui! Frettolosamente prendo la camera, ma le impostazioni, la distanza e l'emozione mi giocano un brutto scherzo. La foto è un disastro ma l'ho visto! Per la prima volta riesco a vedere questo curioso animale nel suo ambiente naturale! Giornata piena e intensa. Mi addormento appena lo sportello dell'auto si chiude.