Ciao a tutti!
Che dire di questo periodo di tempo. Ho cercato di pianificare il mio salto verso Cape York. Dalla città di Laura inizia il selvaggio puro e l'area è molto remota. Ho aspettato a Cooktown svariati giorni l'arrivo del motorino di avviamento nuovo perché volevo essere sicuro di minimizzare i rischi di un break down (di un guasto), visto che mi aveva sbagliato qualche volta. Da queste parti, l'imprevisto è sempre dietro l'angolo.
Nonostante tutto, il The Tip, mi ricaccia indietro ben tre volte e mi ritengo fortunato a riportare indietro l'auto tutta intera.
Angela ha un problema che apparentemente va e viene e non riescono a risolverlo per ben due volte! Folle continuare in queste condizioni.
Sono aree difficili, dure, dove ti devi arrangiare come puoi e cavartela più o meno con le tue forze. Il pericolo è sempre costante e la prudenza non è mai troppa. Sembra impossibile fare incidenti, visto il traffico quasi inesistente, ma i fatti lo smentiscono. Mentre torno indietro per l'ennesima volta, eccolo! Sono appena passato da mezz'ora nella direzione opposta e sono stato fortunato a non essere coinvolto!
Devo prendere le cose come vengono, senza avere fretta, senza essere logorato dalla situazione e sempre ottimista!
L'avventura è di casa in questi luoghi e comporta che nessuna cosa è certa! Tutto diventa insondabile, misterioso, insicuro ed affascinante. Rivedo completamente i miei schemi mentali, le mie convinzioni, le mie idee, le mie piccole certezze.
La libertà è incertezza assoluta. Ti mette di fronte non a delle sfide o a delle mete. Ti mette di fronte a te stesso e al mondo. Quel mondo, che non hai nemmeno mai sognato esistesse, ma da sempre è intorno a te. Quel mondo che è nascosto nel profondo della tua anima e va appena oltre ai confini del tuo piccolo spazio fisico quotidiano.
La libertà ti sussurra nell'orecchio queste semplici parole…
"Vai, è tutto tuo! Prendilo e vivilo se ne sei capace…"
Ma fino a che avremo paura di perdere qualcosa, fino a che penseremo che la meta è più importante del viaggio stesso e, fino a che non avremo la curiosità di provare a superare ogni nostro più piccolo limite, varcare la soglia del certo per l'incerto, non saremo mai liberi. Mai. Saremo appagati da una presunta libertà che ci concede un territorio sicuro e scelte futuribili, sogni e scoperte possibili come promesse di qualcosa che prima o poi faremo ma che non ci decidiamo mai a intraprendere.
Io sento che ho veramente ben poche cose da temere dalla Vita. Credo che per molti anni la mia compagna di viaggio sia stato altro.
Credevo e pensavo di avere bisogno di sicurezze, certezze, stampelle, protesi su cui scaricare la mia povera, fragile anima oltre che le mie vecchie stanche carni, le mie paure. Potevano essere inanimate, animate od umane…
Avevo dimenticato, avevo scordato una cosa.
Avevo dimenticato che prima o poi "il conto ti viene presentato" e non c'è nessuno che possa pagarlo per te.
Prima o poi ti chiederai cosa serve per Vivere, cosa serve per essere Liberi e ti renderai conto che serve veramente poco. Poco o nulla di quello che credevi fosse indispensabile. Anzi, l'indispensabile che credevi, diventa semplicemente, il superfluo.
C'è un universo dentro di noi, un universo nelle nostre anime e diventa tempo sprecato, l'ignorarlo per dedicarsi ad altro.
Vedete, guardate, scrutate in voi stessi se c'è qualcosa. Magari scoprirete quello che ho trovato io.
Alla prossima...
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