Ci sono due soli modi di conoscere le cose.

Farsele raccontare oppure farle.

Un poco come la vita.

Viverla o farla vivere agli altri.

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domenica 21 febbraio 2010

PIANTATO!

"L'hai fatta la cazzata finalmente!"


Per la prima volta non ho controllato che tipo di sabbia avevo di fronte e mi sono fidato di vecchie tracce alte sul limitare della spiaggia e del fatto che c'erano dei traversini di legno tipo "boat ramp" e dopo 4 metri sono piantato! Sono entrato troppo piano. La sabbia è quarzosa e sofficissima! METRI SOTTO DI ME! Sono a Point Brown ma su una "trough road", una strada senza uscita a 23 km dalla strada principale. Qui, se non ci vuoi venire, non ci passi di sicuro! Campo del telefono assente!

Vedo subito che non ce la posso fare da solo. Ci vorrebbero ore. Tra l'altro con tutti i sassi che ci sono in Australia qui per trovarne uno devo fare 100 metri. Pala e scavo. So che è inutile. Sgonfio a tutta le gomme 120 kpsi. Riprovo…nulla. La marea è in bassa a salire. Non dovrebbe arrivare fino a qui a giudicare dal limitare delle alghe che vengono sbattute sulla spiaggia a ogni cambio. Almeno questo!


Ero venuto qui per pescare abaloni. Dicono che è un bel posto. Infatti è stupendo…ma come al solito, più degli altri, non c'è nessuno. Mi rassegno e scarpino per 600 o 700 metri sulla collinetta del parcheggio e trovo campo. Proprio ieri sulla spiaggia del paese di Haslam a 50 km a est ho conosciuto Kim. Due figli un marito che non si sa dove sia. Haslam ha 30 abitani! Ma c'è tutto, un piccolo ufficio postale che sembra un garage, un camp ground, toilette e un BBQ. Mi avevano invitato la sera prima. Abbiamo mangiato pollo e manzo, ma le ostriche a Smoky Bay non le avevamo trovate. Kim ne aveva di congelate ma poi abbiamo sentito che non erano buone. In effetti questa non è stagione. Ottobre è il mese migliore e spesso non si riescono a trovare fresche. In estate c'è il periodo riproduttivo e tutti gli allevatori stanno fermi. Kim e i suoi due figli sono gentilissimi e mi offrono di dormire in salotto in un enorme sacco a pelo, stile australiano. Insistono e io resto. C'è la prima volta per tutto ed è la prima volta che non dormo nella mia macchina da quando sono partito.


La mattina mi alzo presto faccio il caffè e saluto Kim. Ci scambiamo indirizzi e numeri di telefono. Non ha internet e non potrà vedere il blog se non da una amica.


Questa incontro risulta provvidenziale. Telefono alle 10.20. Non la trovo. Segreteria. Cazzo! Il campo sparisce! Non passa nessuno…è oltre un ora che sono qui. Giro sulla collina e ritrovo il campo. Ritelefono e la trovo. Mi dice che c'è un vicino che ha un 4x4 e chiede info circa la mia posizione e se sto bene. Ripete 100 volte di non muovermi! Certo, lo so, non mi muovo! Non potrei andare da nessuna parte e non ho visto fattorie qui…


Gli dico di portare uno "strap" o meglio chiedo se il suo amico ha il vericello. Forse ce l'ha non è sicuro. Mi dice che tra un'ora verrà il suo amico forse con uno dei suoi 2 figli. Passa un ora. Chiamata persa! Ritrovo il campo e ritelefono. Le ore sono diventate due…non è chiaro se il 4x4 è attrezzato!

Dice che comunque verrà il suo amico tra un'ora.


Mi "incazzo" con me e tiro 4 o 5 maledizioni a me e alla mia superficialità! Mi incammino verso la macchina deciso a scavare e raccattare tutti i sassi dell'Australia per venirne fuori, ci volesse tutto il giorno! Vengono pure due gocce d'acqua!


Poi sbuca non so da dove una macchina con 3 ragazzi. Saranno stati oltre la collina verso ovest. Gli chiedo aiuto. Sono di Ceduna, 50 km a west, ultimo avamposto prima del nulla…


Si chiamano Simon Scott e Dan. Arriviamo e subito dicono che ci vuole un trattore. Ma poi senza dire nulla, parlottano e cominciano immediatamente a scavare. Con le mani. Mi chiedono se ho una pala io dico che ne ho una. Dan dice che la scorsa settimana è rimasto piantato e solo dopo l'ha comperata. Si va avanti per un'ora buona. Senza parlare, come se fossimo una squadra. Io con la pala e loro con le mani. Prendono addirittura una tela copri windsurf e la piazzano sotto le ruote insieme a tutte alghe secche della riva. Dan ci da di brutto e recupera una quintalata di sassi. Le gomme sono controllate e sgonfiate ulteriormente. Si controlla la spiaggia in tutti i sensi e si decide che l'unica soluzione è provare ad andare avanti e poi girare largo per riprendere in velocità la rampa. Non sono molto convinti…

Nel fare il giro largo devo andare piano perché le gomme sono sgonfie e rischio di piantarmi di nuovo. Io credo di non avere spazio per prendere velocità. Si guardano e ci guardiamo negli occhi…"You can do it! You can try!" Vedo che però nessuno vorrebbe essere al mio posto! Il fatto è che mi avvicinerò ancora di più al mare e se mi pianto….ci vuole un trattore veramente…la marea sale poi…


Cazzo, vado! Parto di infilata diritto verso il mare e piano piano sterzo mi fermo e immediatamente retro di 50 metri in zona protetta alta sulle alghe secche. Stop e summit! Dan suggerisce di andare addirittura sul limitare dell'onda sulla spiaggia e fare un giro largo per prendere velocità. Mi sembra un azzardo. Ho le gomme troppo sgonfie, la spiaggia ha un alta pendenza e se mi pianto, nella mia auto ci fanno immersione domani! Specialità, relitto!

Ci sono poche alternative e proviamo ad andare larghi verso le dune…ci credo poco e infatti mi pianto…riesco a uscire con il loro aiuto a spinata. Ritorno sulla collinetta. Ri…Summit!


D'infilata dove sono piantato non mi pare possibile passare, ci abbiamo scavato una buca profondissima e rischio di piantarmi con il muso e di spaccare qualcosa se mai dovessi arrivare in velocità. Lo spazio manca e non posso andare indietro più di tanto perché mi pianto. Verso il limitare della spiaggia non se ne parla, sulla parte alta è peggio, già mi sono bloccato…


Mi fermo e rifletto…sul da farsi...


L'ingresso non è strettissimo e io sono a circa 45 gradi. D'infilata, passando a pelo del mio buco anche se non prendo troppa rincorsa forse ce la faccio. Ho il vantaggio di avere le gomme diritte. Devo solo stare attento a sterzare appena appena entro dentro la rampa per non andare a sbattere contro la roccia…


Provo dire quello che penso e anche gli altri dicono che si può tentare…dicono "Very Fast!"…certo che vado forte…


Vabbè…Ridotte…velocità 2. Non ci penso e schiaccio…sento le urla dei ragazzi…"GO! GO!!!!" Il motore è imballato, fa grip bene ma affondo…vedo il foro piccolo e la salita. Schiaccio perché sto perdendo velocità. La macchina sbanda e le ruote toccano un poco di duro. Ri sbandata, sono quasi dentro e infilo bene il foro. La macchina si impenna nella salita e non vedo nulla. Freno e sterzo! Stop. Sono fuori a circa 1 metro dalla duna di sabbia! La macchina appena lavata ieri è un disastro.


Brindisi e foto di rito. Urla e strette di mano. Se ne vanno e mi dicono "Enjoy Your Trip!".

Gli australiani sono così! Anche stavolta…


Gonfio un poco le gomme con il compressore al parcheggio e telefono a Kim. Passo a Smoky Bay a finire di gonfiarle alla giusta pressione. Torno ad Haslam e saluto e ringrazio Kim di persona. Mi dice di restare, ma io preferisco ritornare qui a Point Brown. Domani alle 9.35 sarà bassa marea e io sarò qui. Questa spiaggia mi deve una "snorkelata"…


L'Australia è selvaggia e i pericoli sono diversi dai nostri…animali selvatici che possono attraversare la strada, sassi scagliati dalle auto contro i vetri, percorsi sul mare o su una gravel road da prendere sempre con attenzione…me lo ero scordato. Per una volta.

Ho sbagliato. Mi serve di lezione. L'Australia è simile al mare, simile all'andare sott'acqua. Meglio non fidarsi, meglio controllare, meglio fare attenzione. L'emozionarsi con gli occhi del viaggiatore "disincantato" di fronte a dei paesaggi stupendi e a una natura selvaggia non deve far dimenticare che questa natura è viva…presente. Sempre. Noi soli siamo di passaggio e piccoli piccoli…devo essere più umile. Lo ricorderò.







3 commenti:

  1. Azz Leo che avventura !!! Hai ragione tu l' Asutralia e simile al mare ... quindi non abbassare mai la guardia e prudenza ... SEMPRE !!!
    Vai Leo continua così !!!!
    Un saluto dalla fredda Italia ..

    Ciao
    Marcio

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  2. Infatti! Come hai detto tu e come sappiamo bene, mai dare nulla per scontato! Si impara! Sempre! Un abbraccio e un caro saluto!

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  3. ..porca vacca Leo...che storia!
    ....ma sono anche cose che capitano!! semplicemente ci ricordano di non abbassare mai la guardia, di prendere ogni situazione coi guanti...la natura merita grande rispetto e noi dobbiamo cavalcarla con grande attenzione e responsabilità! le insidie sono tante, cosi in terra come in mare..e poi si, non c'è che dire, noi siamo piccoi piccoli!!
    Pero' constato di continuo e con ammirazione che c'è sempre qualcuno a farsi in quattro per aiutarti ..e dopo ore di sbattimenti e immagino di supersudate, ti dicono anche enjoy your trip...bellissimo !
    Caro Leo, un abbraccio okki aperti e luci accese..anche di giorno!..
    ogni esperienza, serve!
    Luca

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