LINCOLN NATIONAL PARK (DONINGTON BEACH)

Ciao a tutti. Ho postato come un ossesso in questi giorni. Tante cose maturano...il mio "soul" si trasforma, cresce. La realtà, il viaggio, il confronto con una terra incredibile e primordiale mi fa uscire, pensieri, emozioni sopite. Mi fa sorridere, mi fa pensare a tenerezze incredibili, ma anche fa uscire una forza e una ribellione a tante cose che sono sbagliate e in contrasto con la vita. Difficile a volte esprimere a parole. Mi fa pensare al passato. Mi fa tornare bambino. Sono un bambino o forse, semplicemente, l'innocenza prende il sopravvento, con tutte quelle caratteristiche che solo da bambini si ha. La gente, gli Australiani sono un popolo magnifico. Provengono da tutto il mondo, anche di recente. Un popolo con la più alta diversità di origini, lo sapevate? Anche più degli USA.

Sono molto stanco, ma le energie mi ritornano tutte le volte che il mio sguardo si posa su un orizzonte, su un colore di un sasso o sulla forma di un albero. Gli odori, i suoni si dilatano in questo spazio incontaminato e unico. Vorrei trasmettere tutto questo. Difficile. Vorrei che il mio "soul" arrivasse anche a voi tutti. Ormai, alcune cose sono chiare. Alcuni dubbi svelati. La solitudine e la scoperta del tuo profondo è micidiale. Arriva e colpisce duro, al centro e diritto. Ti fondi con il mondo esterno, le rocce, il mare, la sabbia e il cielo. Mi guardo gli occhi di tanto in tanto nel vetro del laptop...vedo la mia "anima". Lei è li e mi sorride, si mostra. Tutto assume la forma dei sogni nascosti da anni.

Peccato non condividere questo con qualcuno. Peccato non avere almeno un compagno di viaggio qui con me. Anche per questo faccio tante foto, video. Per questo posto. Deve rimanere traccia. Sottile, magari...ma deve rimanere.

Il possesso delle cose materiali è stupido ed aleatorio. Questa terra, sopravviverà a noi, come ha fatto in passato con tutti quelli che l'hanno calpestata. Noi siamo questa terra. Abbiamo il dovere di viverla al meglio, abbiamo il dovere di proteggerla, preservarla. Dobbiamo farlo come si protegge un bambino, come si protegge la sua anima dalla brutalità, l'egoismo, l'arroganza, l'indifferenza e la diffidenza. Proteggiamo noi stessi così. Proteggiamo una delle cose più preziose che abbiamo, ma troppo tardi perdiamo con la crescita, con una istruzione, una cultura, una società e un sistema che predilige tutto l'opposto. Perdiamo l'innocenza...vendiamo la nostra anima per cose che passeranno, che ci lasceranno l'amaro in bocca e un senso di acidità di stomaco nei pochi momenti di lucidità che avremo durante la nostra vita...

Forse quello che dovevo dire con questo blog ormai l'ho detta. Forse non ho più nulla da dire. Forse non c'è da dire altro...o forse si...

Non lo so...

Ho postato questo video in bassa risoluzione...sono 6 ore che sono collegato, posto e masterizzo.

Qui è quasi la una. La spiaggia mi attende. Non c'è nessuno. Forse no! Forse fra quelle rocce c'è un bambino di 4 anni...ricciolino e con i capelli biondi. Ha le gambe storte ma continuando a camminare sulla sabbia per qualche settimana sono sicuro che diventeranno diritte "come un fuso"! Cosa gli riserverà il futuro non lo so...ma...mi sta aspettando, mi chiama. Si chiama Leonardo, come me. Ha tutta una vita davanti e se posso, gli faccio compagnia per un poco. Se posso faccio un bagno in mare con lui e magari una corsa sulla spiaggia! Farò fatica a stargli dietro! Lui corre veloce, come un coniglio e salta alto come un canguro! Va già in mare, sapete! Come me!

Non posso più farlo aspettare....vado...

il gabbiano