Ci sono due soli modi di conoscere le cose.

Farsele raccontare oppure farle.

Un poco come la vita.

Viverla o farla vivere agli altri.

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giovedì 23 febbraio 2012

I'm going to MONA!

Che dire quando tutto sembra andare in mona?


Non resta che andarci e magari accorgersi che non è poi così male!!!!


Ebbene si! Me ne vado al MONA! Museo di arti antiche e moderne che si trova a pochi chilometri da Hobart, dopo aver ricevuto dal perito dell'assicurazione la risposta che…avrò una risposta tra una settimana!!!


Il Museo è sulla punta di una penisola e racchiude le opere della collezione privata di una magnate che qui ha anche la sua azienda vinicola. Il più grande Museo privato d'Australia è stato aperto appena nel 2011 e ha suscitato subito polemiche. All'interno della proprietà ci sono inoltre anche Lodge, Bar, Cantina, Shop e ogni altra attrattiva per trattenere i visitatori.


Le opere sono esposte in tre livelli sotterranei oltre che all'esterno, tra vigneti e le cantine di proprietà. Ho l'impressione che il proprietario sia ossessionato dal "sesso" in tutte le sue espressioni. Le opere sono di vario tipo e l'organizzazione perfetta, curata nei minimi particolari sfruttando tutto quello che la tecnologia mette a disposizione per rendere fruibile la visita. Si va dall'ipod fornito all'ingresso, che contiene la descrizione, i commenti, la bibliografia delle opere e che si attiva appena si entra in prossimità dell'opera d'arte stessa, alla biblioteca interna, fino ai bagni, con la luce soffusa che si accende e musica di sottofondo! Musica differente in ogni bagno! Insomma sembra di essere dentro un grande albergo extra lusso! Uno di quelli che ho solo visto nei film!


Le opere sono particolari ed alcune decisamente interessanti e creative. Altre a dire la verità mi sembrano delle gran cavolate e per quanto famose a volte semplicemente delle brutte copie che di fatto cercano di scioccare senza esprimere nulla di nuovo in quanto a idee.


Un poco come la Cloaca! Ve la lascio scoprire da voi!

Diciamo che da quando Piero Manzoni nel 1961 l'ha messa in barattolo non se ne sentiva la mancanza. Già si era raggiunto il massimo dell'espressione e, in un certo senso, pure con garbo e intelligenza. Non mi risulta che nessuno abbia aperto un barattolo per controllare! Forse perché perderebbe valore o fragranza, che ne so!


L'interpretazione che ne hanno dato alcuni è che qualsiasi cosa ormai prodotta da un artista affermato, fosse anche merda, ma certificata e firmata, avesse valore. Ormai l'arte è in mano ad altri e il mercato accetta ogni cosa, eleva ad arte ogni cosa. Un artista quotato può produrre qualsiasi cosa ricevendo consensi. Un istituzione, un museo, un critico può produrre un artista. Meglio, eleva ad arte, passatemi il temine, ogni cagata, che poi di fatto sfrutta economicamente. Stronzate, appunto! In tutto questo, spesso, nemmeno la tecnica esiste, sparita!


Ma io non sono un critico, per mia fortuna. Forse semplicemente non ho la cultura per capire, ma di sicuro ho la possibilità di capire la tecnica e, quando qualcuno mi propina un video in macro, pure sgranato, di una serie di persone che si schiacciano ghiandole sebacee e vuole farmela passare per arte…


Insomma, questo era per farvi capire l'antifona del museo.


Comunque sia ci sono anche cose veramente molto belle e idee creative. Le opere d'arte antica sono inserite nel contesto in piccoli cubicoli o a vista, spesso in modo molto originale, come alcune opere che sono dentro un'acquario con i pesci, quasi fossero una nuova Atlantide. Sono comunque una minima parte rispetto al totale che si focalizza sopratutto sull'arte moderna.


La cosa più bella, a mio avviso, di questo Museo rimane la struttura, il contenitore. Difficile spiegarlo ma i tre livelli si sviluppano in modo veramente originale. Non c'è una parte uguale all'altra e tutto si sviluppa come fosse un enorme labirinto di Cnosso, ma tridimensionale. Un mix che racchiude una serie di stili diversi e materiali diversi. Dalla roccia a vivo, al ferro, al cemento. Il tutto avvolge e racchiude le opere in maniera veramente anti convenzionale. Il percorso si snoda attraverso cunicoli, ascensori, passerelle, scale e scivoli.


Come al solito il tempo è tiranno. Mi ha accompagnato Matthew e deve ritornare al lavoro. Devo andare di fretta e come mai avrei pensato, al MONA, ci sono andato senza che stavolta mi ci mandassero, caso più unico che raro! Non male, davvero! Provare per credere…o smentire. Come sempre. Come è nel mio stile.




























MONA'S TOILETTE






CARVED WHEEL CAR







IN the BRAIN







HOUSING FOR SCOOTER



FAT CAR!



TRUE and LIVING



CEMENT MIXER (WOOD)


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