Ci sono due soli modi di conoscere le cose.

Farsele raccontare oppure farle.

Un poco come la vita.

Viverla o farla vivere agli altri.

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giovedì 18 luglio 2013

Like a nomad?


Eccomi di nuovo qui!

Sono a fare i conti con quello che devo fare, su dove devo andare. In un certo senso mi sento un poco scarico, svuotato. Sono arrivato a Cairns ancora una volta. Ormai sembra tutto finito. Ho trascorso 22 mesi della mia vita a girare tutto intorno all'Australia, che altro dovrei fare? Mi sento in un vicolo cieco, molto indeciso sul da fare. Un poco di stanchezza psicologica e fisica si fa sentire.

Improvvisamente mi sembra di dover sopportare un peso enorme, come se fosse il peso di tutto il mondo.

Mi prendo un momento di pausa, non posso fare altro. 

Attendo che, Johnny e Theresa, tornino dalle ferie. Sono i miei amici, di origine italiana, che abitano a Mareeba. Voglio salutarli e fare controllare a fondo Angela, prima di continuare il viaggio, qualsiasi direzione decida di prendere.

Nell'attesa mi butto a visitare quello che non ho ancora visto dei dintorni di Cairns. Prima, la costa, e poi l'altopiano delle Atherton, ricco di sorprese e bellissimo. Le cascate sono ovunque e mi lasciano senza parole, senza fiato. Mi ritrovo ad attraversare un paesaggio da fiaba. Un mix di foresta tropicale, alpeggi verdeggianti, piantagioni di banane e papaya. Casualmente, capito in  un riserva privata dove mangio dei favolosi gamberi di fiume (che assomigliano a dei grandi scampi) mentre mi godo la vista dei platypus, gli ornitorinchi!

Li ho cercati svariate volte nel continente Australiano, ma li avevo visti solamente in Tasmania. Sembra incredibile averli ritrovati, a migliaia di chilometri, nel nord del Queensland!

Sono in un limbo…in attesa di prendere una direzione. Tutto è difficile, perché me ne capitano di belle!

Ma che dire…meglio non pensarci e non parlarne. Godetevi queste immagini e questi video e poi…poi vediamo che succede dopo!

Io, ho fiducia. Sempre e comunque. Qualche volta mi lagno, ma in fondo sono cazzate. Sono cose poco importanti, che magari in un altro contesto mi paiono fondamentali ed essenziali.

Mi sto rendendo conto che sono fortunato, mano a mano che passano gli anni.  Sono fortunato, per quello che altri pensano sia una sfortuna.

Io, nell'animo, mi sento un nomade. Un nomade errante.

Almeno ci provo, con tutte le contraddizioni, gli inevitabili errori di un essere umano che sperimenta una nuova condizione.

Credo che il nomadismo sia nella natura dell'uomo, nelle sue più  profonde radici. Non voglio tediarvi con altro. Io ho studiato molto poco ma penso, che di questo concetto, di questa mia idea, ci sia una ricca letteratura a riguardo. Io l'ho maturata vivendola, non leggendola su qualche libro. Qualsiasi filosofo, antropologo, sociologo o psicologo ve la può spiegare molto meglio di me. Voglio solo aggiungere una cosa. Il nomade, per sua natura, è avverso e combattuto da tutti i poteri che assoggettano lo "stanziale", siano essi di natura economica, politica, sociale e religiosa.

Questo perché, a differenza di quello che sembra vero, lo stanziale, non è libero. Crede di esserlo più di chiunque altro ma, in realtà, è esattamente il contrario. Lo insegna la storia, anche quella recente, anche quella attuale della nostra Italia, per non tirare in ballo qualcosa di troppo lontano nel tempo e nello spazio.

Un nomade si sposta senza quasi lasciare traccia del suo passaggio, seguendo le stagioni o le condizioni favorevoli. Il suo livello, il suo senso e il suo sperimentare la libertà, non credo abbia uguali.

Ha legami con tutto quello che lo circonda, spaziando in tutti i luoghi possibili, senza per questo possederne nessuno. Non gli serve, sa che nulla è suo e mai lo sarà. Nello stesso tempo, tutto gli appartiene. In questa visione sta la sua forza. L'errare, lo spostarsi, non diventa una dannazione, ma una opportunità, una necessità. Una ricerca, del pieno vivere, oltre quelle barriere, che allo stanziale, sembrano insormontabili.

Come sempre, sono parole in libertà. Non me ne vogliate, sono solo pensieri maturati da un nomade. Un nomade...più o meno costante.

Alla sera mi ritrovo a pensare…sapete non c'è la televisione, solo stelle e luna, se non è nuvoloso. Sarà per questo che mi vengono in mente certe idee…"strane"?!? Chissà! Oppure c'è un'altra spiegazione. Da queste parti è tutto capovolto, tutto gira al contrario, tutto è in anticipo. Può essere che mi sia andato troppo "sangue alla testa"…

Alla prossima…meta?!?


On the road...like a nomad!


Russell River National Park












Bramston Beach
(Rocky Point)



Mena Creek Store!



Banana farm and...


...papaya farm!



Wooroonooran National Park Area

Tchupala Falls






Whallacha Falls





Millaa Millaa Town



Millaa Millaa Falls




..."cat" mailbox


countryside



Zillie Falls




Ellinjaa Falls






Amazing Tree!





fruits and seeds of the Rainfores











Silver Falls




Fungi of Rainforest




Nandroya Falls





Redclaw (crayfish)





Platypus!



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