Ci sono due soli modi di conoscere le cose.

Farsele raccontare oppure farle.

Un poco come la vita.

Viverla o farla vivere agli altri.

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lunedì 10 dicembre 2012

I love Adelaide!


Eccomi di nuovo qui!

Adelaide, South Australia!

Una città da molti quasi misconosciuta ma assolutamente fantastica! Una città fuori dalle più battute mete del sud/est come Sydney o Melbourne, ma spettacolare.

Una città a misura d'uomo, dove nemmeno sembra che ci vivano circa 1.500.000 persone, ovvero quasi tutta la popolazione del South Australia. Il centro storico è il cuore pulsante della città, dove su un quadrilatero di appena un paio di chilometri è concentrata la quasi totalità dei servizi pubblici e privati. L'efficenza è mostruosa e in pochi metri a piedi o, con i mezzi pubblici (gratuiti in centro), si ci può spostare dall'Università ai centri commerciali, dalla stazione dei treni ai musei, dai parchi ai ristoranti. 

In poco meno di un paio d'ore riesco ad attivare la mia tessera sanitaria,  annullare (con relativo rimborso) la vecchia polizza auto e contrarre un'altra polizza per la mia nuova auto. Faccio un giro al Museo di Storia Naturale e Culturale (gratuito, come del resto la Galleria d'Arte e la Biblioteca di Stato) dopo aver attivato una nuova carta sim e un nuovo collegamento internet!

Passeggio per Rundle Mall, l'area pedonale e mi accorgo con stupore di quanto sia varia l'umanità da queste parti e di come ognuno sia libero di vivere come crede senza sentirsi "fuori luogo".

Se ne vede "di ogni" e la diversità non è tollerata, ma è forse la vera ricchezza di questa gente. Si possono vedere suonatori o graffitari improvvisati, come chi raccoglie lattine e bottiglie dai sacchi della spazzatura per ricevere i 10cent dai centri di riciclo, convivere tranquillamente con  il via vai della gente intenta nello shopping natalizio. Non c'è indifferenza, anzi. Spesso si vede il distinto manager o la commessa in pausa  pranzo scambiare due parole, fare una battuta o semplicemente un saluto a quelli che magari da noi sarebbero considerati "gli invisibili".

Ognuno si veste e si vive la propria vita come meglio crede. Senza pensare o sentire di essere un diverso. Sul tram, un ragazzo mi fa vedere un quaderno dove ha disegnato il progetto per il suo prossimo graffito, dedicato alla sua ragazza e una signora riceve da un'altra un mazzo di fiori gratis perché semplicemente ha fatto un complimento all'altra!

Piccoli gesti se vogliamo, ma è il sentore del vivere che mi sembra diverso. Molto. La gente non è incarognita, la gente vive e lascia vivere senza però girare lo sguardo dall'altra parte. Questa è la sensazione che si respira in questa città abbagliata da un estate arrivata in anticipo, addobbata con alberi e palle di Natale, mentre la temperatura raggiunge i 38°.

Il tram ha una leggera frenata, che in Italia nemmeno avremmo notato. Siamo a fine corsa e l'autista, una donna con evidenti problemi di deambulazione, scende  e chiede a uno a uno, a tutti gli occupanti se si sono fatti male e se hanno bisogno di aiuto.

Io giro lo sguardo verso due turisti francesi che sgranano gli occhi increduli!

Dalle ultime statistiche sulle qualità della vita Adelaide risulta al 6° posto assoluto a livello mondiale.

Non so bene come siano le altre città ma ho visto dove sono posizionate le prime italiane…beh, quando sento alcune affermazioni circa la "qualità elevata della vita" in alcune nostre bellissime città mi scappa un sorriso e penso che chi le ha fatte non sia mai uscito a vedere il mondo. Dovrebbe. Senza arrivare in Australia, certo. Basterebbe anche un poco d'Europa.










































mercoledì 28 novembre 2012

STICAZZI




A volte, essere con la testa in giù, essere nel "down under" non è che ti fa stordire. Magari ti rimescola nel modo corretto i pensieri che non riuscivi ad acchiappare. Invece di descrivere quello che ti circonda ti ritrovi nella lucidità dei tuoi fantasmi, delle tue ansie e in fondo è quello che volevi, che cercavi…il tuo soul c'è e comunque sia, tu ci sei…Yes I'm!

Ti scappa fuori questo e lo condivido!

Destra o sinistra? Stronzate! La verità non è in una sponda del fiume! La verità è nell'anima. La verità è l'equità morale del diritto naturale.

La verità è che sono più di sinistra e, per me, sinistra significa che penso più ai valori di chi soffre, di chi fa un lavoro umile ma onesto rispetto a quelli che mi circondano nel mio paese. Di quelli che quando mi hanno segato la vita e una  gamba in una cooperativa rossa hanno difeso il "partito", facendo una bella riunione alla Casa del Popolo e isolando me e la mia famiglia, invece di proteggere il debole, invece di difendere un ragazzo, quale io ero. Figlio come i loro figli. Operaio come ero io e, come erano loro. Io sono più a sinistra della CGIL che ha girato la testa perché andava a toccare qualche pezzo grosso. Perché, nonostante tutto, non si "poteva dare addosso a una azienda di sinistra"…

Io sono più Cristiano, del mio "ex prete e dei miei confratelli" che mi volevano comperare per un tozzo di pane. Che hanno mandato a casa mia gli scagnozzi per farmi tacere e per fiaccare la mia sacrosanta voglia di giustizia. Che mi offrivano un posto di lavoro e quattro soldi. "Così è sistemato per tutta la vita e non ha problemi…" Allucinante!

Nonostante io fossi in Chiesa tutte le domeniche e fossi un "Buon Cristiano". Nonostante io facessi catechesi ai loro figli. Nonostante facessi i ritiri con il Vescovo di Modena a San Antonio in Mercadello, ora zona terremotata. Alla fine quello che voleva dire Cristo…io l'ho capita…e non è molto diversa da quello che diceva Che Guevara…anzi...

Io sono più degli altri che si riempiono la bocca di ideali e ideologie ma non ne hanno in fondo. Non ne hanno perché non hanno la dignità. Non hanno il senso del prossimo. Hanno solo bisogno di qualcuno che gli dia un'identità. Tutto qua. Non valgono un cazzo e sono meno di zero per me. Perché, in certi momenti o sei da una parte o no! In certi momenti e anzi, sempre, devi fare quello che è giusto, quello che equo. Pensare che "tu", sei quello che hai di fronte. Lo potresti essere. Molto semplice ed umano, se vogliamo naturale. Perché io sono stato naufrago, emigrante, operaio, insegnante, emarginato, pezzente backpacker. Io sono stato e sono ultimo degli ultimi. Ma io non sono mai stato infame, ladro e ipocrita. Io ho sbagliato, sono pieno di difetti ma so cosa significa essere uomo. So dire "ho sbagliato" e so dire "ho fatto una cazzata e sono qui a pagare pegno". Posso cambiare idea e la mia idea non è la migliore. La mia idea è perfettibile. Sempre.

Io sono contro tutti gli stupidi e acritici cervelli. Tutto qua.

Mi rendo conto che sono un debole, anzi, una persona fragile, ma mi rendo conto che quando scrivi pubblicamente cose di questo tipo hai una forza incredibile. La forza che nessuno ti potrà togliere. La forza di chi, nel suo piccolo, potrà dare un segno, una testimonianza…perché ho il coraggio di cambiare. Crederci. Sempre e per tutti noi. Io sono un vecchio, ma qualcosa può cambiare. Io ci credo ancora…e ho ancora qualche cosa da fare e la farò fino a quando non mi spezzo in due. Sono ancora qui, dall'altro capo del mondo, senza sponsor e solo con le mie forze per non dimostrare nulla se non dire davanti a una spiaggia infinita "STICAZZI"!

venerdì 19 ottobre 2012

Orzowei!



Ero un bambino di 12 o 13 anni e mi chiedevano spesso cosa avrei voluto fare da "grande"….

"Leonardo! Cosa vuoi fare da grande?"

"Voglio fare il corridore nella savana, come Orzowei!"

Infatti ho corso, sempre…poi ho ancora corso! Fino a sentire il cuore esplodere e i muscoli contrarsi spasmodicamente dallo sforzo. Ho dato le mie zampate, selvagge, disperate, piene di forza e di spregiudicatezza. Le mie zampate piene di folle paura, di voglia di vita, indomite, spavalde e rabbiose. Le mie zampate che lasciavano il segno, sempre. Amorevoli e profonde, dolci e incisive. Indelebili. Le ho date!

Ho inventato dal nulla, ho ribaltato le cose e le situazioni. Ho avuto la spudoratezza di ruggire e graffiare anche quando ero mezzo morto. Anche quando ero morto. Sono morto. Tante volte. Sono morto tutte le volte che mi hanno detto che ero morto. Sono morto tutte le volte che mi hanno detto che non era possibile. Sono morto tutte le volte. Ma tutte le volte, ho dato una zampata e ho fatto un ruggito. Tutte le volte ho cucito con ago e filo lo squarcio e ho leccato con la lingua la ferita. L'ho tenuta morbida e ho aspettato che si chiudesse. Ho amato e toccato la cicatrice cheloide che mi sono ritrovato. Ero vivo. Malconcio, ma vivo. Ancora. Avevo un "perché" in più! Ero comunque lì! A discapito di tutto e di tutti. Pronto per STUPIRMI, non per STUPIRE qualcuno! 

Sempre ho corso contro tutto e tutti e ho mandato a FARE IN CULO GLI UOMINI E IL MONDO! Sempre!

AAAAAAAAHHHHH FARE IN CULOOOOOOOO! OK?!?

Ci ho creduto e ci credo, ancora stavolta. Certezze non ce ne sono. Certezze non ne ho. Io sono uno scherzo. Sono a "cagarmi letteralmente in mano" fosse per la conoscenza, la coscienza di quello che vado a fare.

Sono vivo. Morto, ma vivo.

Vivo e sorrido mentre mi scende una lacrima, per quelli che manco per il cazzo hanno capito cosa gli stava passando accanto…

Quello ero io! Quello era Orzowei che, anche se lo "cannano" di brutto, va avanti lo stesso e ha dei "pezzi" in meno ma "qualcosa" in più!

Io sono un indomito. Punto. Fate la metà di quello che ho fatto io. Anzi, staccate il "biglietto della vita"…poi ne parliamo!

Vi sto sul cazzo? Bene, allora! Ho toccato le corde giuste! Ho toccato la Vostra anima! Coraggio! Andate a fottervi la Vostra vita, io non Vi servo più! 

Io correrò nella savana, nel bush della mia vita…e lo farò senza un reportage, io lo farò comunque e che vi stia sul cazzo o meno io sarò leggenda…perché le leggende sono le cose che mai penseremmo di fare e in pochi fanno…io le faccio. Il resto dipende da Voi. Tutto qui. Vogliatevi bene e basta. Non avete bisogno di altro se non di uno spazio sconfinato dove correre…e….e se lo può fare uno come me…beh…lo può fare chiunque!

Never give up!

Vi voglio bene, anime. Staccate e scrostate le cose inutili. Abbiatene il coraggio e la forza. Tutto qui. Fatelo, ne varrà sempre la pena. Non rinunciate a perdere tutto per ritrovarvi.

Un abbraccio.

martedì 9 ottobre 2012

I swim!


Poi in una mattina di ottobre ti alzi con una pioggerella di merda e un cielo del cazzo, qui sulla Pianura Padana. Tutto rema contro. Avranno un bel da dire che la nebbia e il freddo hanno il loro fascino. Sarà pure la mia terra e la amo, respiro e vivo di tutto questo e lo sento nei miei più infiniti atomi, ma, diciamocelo…che clima di merda! Vai a fare colazione presto con una amica mentre consegni le urine per la visita medica sportiva. Le ossa e i nervi del collo ti chiamano a rapporto ma vai a nuotare, stoico, come sempre…e piano piano te ne vai come un treno di stile libero. Di brutto e ti spari 2.5 km a manetta. Di classe e in scioltezza.
Pensi mentre nuoti e ricordi un posto dall'altra parte del pianeta…un luogo sconosciuto dove pochi arrivano. Una traccia che porta a Sandy Cape. Un luogo che rimane la summa di tutti i luoghi selvaggi e che hai mancato per tanti motivi. A dire la verità il secondo luogo, gli altri te li sei bevuti con la pazzia e la forza dei tuoi sogni e della tua sconsiderata voglia di essere dentro il mondo. Di essere nel selvaggio ombelico del mondo. Dove c'è chi vuole le cose e, se le fa da solo, senza aver considerazione di nulla. Né di se, né di che dicono gli altri. 

Con un'auto di serie hai fatto l'impossibile e lo sai…hai rischiato di brutto e lo sai…lei ha messo il suo cuore come hai fatto tu. Ti ha dato tutto e non poteva fare di più. Anzi…insieme lo avete fatto l'impossibile solo perché ha seguito docile la tua gioviale, spavalda incoscienza.

Ora, conoscendo, avendo capito dovresti avere coscienza di quello che hai combinato? Forse…oppure no!

Oppure sorridi e te ne fotti! Pensi che lo farai. Meglio che potresti farcela! Che ci proverai ancora più forte. Comunque vada. 

"Fanculo! Io ci provo!".

Proverai ad andare a Sandy Cape e ad attraversare il Goyder River…e sorridi perché ti rendi conto che ci sono 4000 km tra un luogo e l'altro…

Pensi che Cape York ti ha rimandato indietro un paio di volte ma non ti sei arreso. Rifletti su tante cose, sul senso delle cose e su quello che qualcuno potrebbe pensare e in fondo ti rendi conto di quanto la vita sia strana, ridicola ed estremamente variabile come il tempo di questo autunno padano.

Ma poi, in fondo…nel tuo fondo sai una cosa. Una cosa che hai sempre pensato.

Ci sono due modi di conoscere le cose. Farsele raccontare oppure farle. Un poco come la vita. Viverla o farla vivere agli altri.

Eh…comunque sia mi stà sul cazzo che "me la raccontino"…e nel frattempo…nuoto, nuoto e nuoto…

Mi preparo…come posso, al meglio di quel che posso…come posso.

Sono proprio curioso di vedere come andrà a finire!

Io sono "un pazzo scatenato", vero? Va bene...io sono un puledro zoppo...e come tale, mai e poi mai potranno tenermi in gabbia. Comunque ci proverò a saltare la staccionata. Senza una gamba o meno...io...ci proverò. Sempre. Statene certi! Il resto è solo...una storia. Non la mia. Fatevela raccontare da chi vi vuole infinocchiare. Fatevela raccontare da chi vi chiede il costo del biglietto. Io vi dico come è la cosa...vi piaccia o meno. Non costa nulla, è GRATIS! Basta esserci!

Ma credo sia questo il prezzo..."ESSERCI"...è da pochi...e per molti è meglio altro...meglio un bel canale satellitare e un sogno che non vogliono in fondo vivere mai!

Signori! Patatine, Popcorn, Salatini e Cola! Tutto a 1 euro! Presto che inizia lo spettacolo!






domenica 29 luglio 2012

One day



Poi succede. Ti alzi un giorno e ti ritrovi. Potresti essere a casa tua, nella bassa padana, nella calura estiva oppure in una pass delle Maldive o perso nelle immense pianure Australiane, a 1200 km dalla prima pompa di benzina o a Nosy Bé mentre cerchi di salvarti la vita con un macete che ti preme nello stomaco. Non so perché accade, ma ti ritrovi. Risenti quello che da sempre è dentro di te. Senti il caldo del sangue che scorre nelle tue vene. Il sangue, caldo, dolce, pulsante. Tutto ritorna chiaro, finalmente tutto si scioglie nell'immenso della tua anima. Finalmente sei tornato, ti sei scrollato di dosso le ansie, le paure, le sofferenze. Tutto. Sei di nuovo tu, più forte che mai. Sei tu, nonostante tutto perché sai annusare l'anima e sai vivere l'animale che è in te. Sei finalmente riuscito a tagliare gli ultimi fili, le ultime cose che ti vogliono piccolo e in balia del mondo, di quello che l'ipocrisia e la codardia della società vorrebbe incastrarti. Di quello che gli occhi della gente vede di te. Tu te ne fotti. Te ne fotti completamente. L'adrenalina scorre a fiumi, il cervello riceve la linfa che necessita per superare tutti gli handicap che la vita e il tuo corpo invecchiato gli hanno riservato. Sorridi. I tuoi occhi parlano per te e il tuo corpo parla per te. Sai che ci sei. Sai che puoi fare tutto e lo farai. Tutto quello che serve per sorridere e per piangere. Tutto quello per vivere. Non sei un eroe, né un martire, sei solo un fottuto ribelle, sei un animale, sei un uomo. Tu sei un wild dog, sei un barracuda, sei l'alba, la pioggia, il sole, il caldo e la polvere, le lacrime e la nebbia. Sei semplicemente libero…sei libero perché non hai paura di perdere qualcosa  perché qualsiasi cosa tu perda è superflua, non serve. Vivi…esisti come il vento, come il sole, come uno squalo, come il grano nei campi…che cazzo ti serve di più?
Corri leonardo…corri che il mondo è tuo, la vita è in te, questa terra è in te e tu sei questa terra…sei l'anima di questa terra che da essa  e con essa ritornerai  per darle nuova vita. Corri leonardo, che il wild dog  sei tu, lui ha il tuo stesso sangue. Lui ha la lingua a penzoloni e ansima, lui è la cosa più vera che ci sia su questa terra....lui è con te. Fottuto bastardo...quanto cazzo ti ama! Quanto tu lo ami, più di ogni cosa, più della tua vita...perché la tua vita non avrebbe un senso senza di lui...ti amo bastardo, stronzo, vecchio, spelacchiato, sfigato wild dog...trotterella con me ancora per un poco e...ci fottiamo il mondo, o no? Vabbé, almeno il bush, ok? Ce la facciamo...che ci provino se hanno le palle....e non ce le hanno...non le hanno mai avute...

mercoledì 30 maggio 2012

…ma Noi Siamo Emiliani!

La mia terra, la mia gente è straziata. Dalle lacrime, dal sangue e dalla paura. Mai avrei nemmeno immaginato di dover assistere a tutto questo. Io che sono scampato più volte alla morte. In condizioni estreme che pochi conoscono e nemmeno a volte mi va di raccontare.

Si sta aprendo un capitolo lungo e doloroso per questa terra che è la mia terra. La amo, come amo la sua gente. Non tutta, non alcuni modi di essere, ma ne amo la tempra, il coraggio, la volontà. Spesso non ne conosco le storie, non ne frequento le persone e magari non ne condivido le idee. Sono stato lontano da essa per un poco di tempo. Ma ritorno. Sempre. Qui ho gran parte dei miei affetti, gran parte dei miei ricordi. Anche se penso di andare a stare altrove.

Porto con me da ogni viaggio quello che mi è capitato. Racconto di quello che ho vissuto e come ho sempre avuto qualcuno che mi ha aiutato. Mi ha aperto la sua casa, mi ha accolto come un figlio. Lo straniero in terra straniera.

Io sono stato naufrago, disabile, povero, derelitto e ultimo degli ultimi oltre a tanto altro. Io, agnostico e senza cittadinanza. Io sono stato diverso da usi e costumi locali. Però, ho sempre trovato il cuore della gente. Ho sempre trovato gli occhi della gente. Non importava la lingua la religione, la pelle o altro.

Importavano gli occhi e il cuore. Questa terra, questa gente li ha. Lo so. Io sono figlio di questa terra, di questi luoghi. Ne sono orgoglioso. Ne sono fiero. Io sono un cazzo di piccolo uomo dell'Emilia. La mia terra. La terra di tutti quelli che ci sono e che vorranno esserci. Punto.

Non avrei potuto essere accolto da tanti se fossi stato diverso. Sono il frutto di questa terra. Una terra di gente tosta. Di tanta gente che è arrivata, da tutte le parti o che da sempre è stata qui. Gente che ce la farà. Con o senza ma. Ce la farà da sola. Ce la farà con la sua gente e per la sua gente.

Prepariamoci a molto altro ma ricordiamoci chi siamo. Piccoli uomini in fondo…ma Noi Siamo Emiliani!
















martedì 15 maggio 2012

My future is today


Ciao a tutti!

Sono rientrato in Patria dopo 132 giorni e 8340 km di viaggio. Grazie a tutti quelli che mi hanno seguito. Questo piccolo trip, di soli 4 mesi, attraverso il South Australia, il Victoria e la Tasmania è stato durissimo ma incredibilmente pieno di sorprendenti emozioni. Pieno di tutto. Pieno di vita. Pieno di libertà assoluta.

Vi volevo dire che ho perso, sono stato sconfitto.

Ho perso le ultime paure, ho perso le ultime ansie, ho perso l'idea stessa di possedere qualcosa, volere qualcosa. Io non ho più nulla. Nulla. Nulla, di nulla.

Il mio futuro è solo un ipotesi, come diceva un noto cantante, ma non è un alibi per ripensarci!

Il mio futuro è oggi!

Ma che vi devo dire. Forse è un discorso intricato ma semplice. Fino a ieri, non avevo capito cosa significava essere "liberi" veramente. Per quanto stupido possa essere e anche arrogante, io lo dico lo stesso.

Oggi non ho paura di nulla. Perché nulla e nessuno mi può più ricattare. Nessuno e nulla. Nemmeno me stesso. Una sensazione nuova, piena, assoluta ma che trasuda da ogni mia cellula.

Tutto va bene. Tutto andrà bene. Comunque sia. Dovunque sia.

Il Wild Dog mi trotterella accanto. Fantastico. Mi basta. Questo è quanto.

leonardo





martedì 8 maggio 2012

It was good while it lasted

Di questi giorni ho poco da dire. Di spettacolare c'è stato per me parecchio. Sono riuscito finalmente a visitare Naracoorte Caves, uno dei tanti luoghi in Australia che sono Patrimonio dell'Umanità, come il sito gemello di Riversleigh nel Boodjamulla National Park, Queensland, che avevo visitato nel 2010. Qui è concentrata una quantità impressionante di fossili, in particolare mammiferi e marsupiali giganteschi, che sono stati sepolti dai detriti nelle innumerevoli grotte che sono praticamente la costante del territorio. Molti luoghi sono ancora inviolati, nel senso che il materiale da scoprire e scavare è praticamente infinito.

Qui sono vissuti serpenti e canguri giganti e animali incredibili che sembrano un mix di varie specie attuali e sopratutto un animale stranissimo, unico, il Tylacoleo carnifex! Un animale incredibile, un marsupiale che assomigliava a un leone  e si cibava di carne. Aveva una dentatura unica con grossi incisivi e il suo morso è  considerato il più potente in assoluto di tutti gli animali estinti e attuali. Insomma aveva delle cesoie e "troncava" in pratica la preda. I canini non gli servivano!

Passo due giorni a spasso tra grotte spettacolari, siti fossiliferi ed esposizioni che rappresentano un mondo estinto da pochissimo, ricco di creature gigantesche che ridicolizzano qualsiasi film di fantasy che sia mai stato prodotto.

Il tempo vola e mi muovo sotto un cielo quasi sempre coperto e spesso inclemente verso ovest. La luna è quasi al culmine e sono alla fine della mia corsa.





















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