Beh ieri nel fare il check out al motel non ero tanto sicuro di alcune cose circa lo spazio e le disposizioni. Tutto ci stava dentro ma io?!? Non avevo fatto delle prove meticolose e quindi pensavo di starci. Dovevo ancora comperare tutta l'acqua da piazzare sul roof rack e in più dovevo acquistare ancora delle cose. Alla signora del Motel ho detto che forse tornavo. Infatti è stato così, una giornata di fuoco dove non ho pranzato e mi sono sgranocchiato un chilo di carote mentre dopo aver fatto acquisti, dalle 4 del pomeriggio ho sventravo l'auto, tagliavo, fissavo, risistemavo le varie cose in tutti i modi possibili ed eliminavo ogni sorta di contenitore inutile. Questo fino alle 10.30 di sera dove sono svenuto a letto. La mia auto sembrava quella di un ambulante, meglio una "car sale" invece del locale "garage sale". Gli Australiani sono curiosi e simpatici per cui, passano ti fanno un saluto o si incuriosiscono, sia per la protesi sia perché capiscono che sei in viaggio. Tutti chiedono e anche ti offrono una mano. Come una coppia che abita vicino al confine con il NSW o il figiano, naturalizzato australiano che abita a Melbourne ed è qui per aiutare nella lotta contro gli incendi che accetta una tazza di caffè italiano. Un gigante nero che dice che da loro non c'è lavoro, ma hanno gli "uragani"!
Il tipico australiano di origine anglosassone, barba di una settimana, blue jeans da un mese e berrettino che ti dice che la protesi elettronica è "cool" ed è meglio del cane al guinzaglio per rimorchiare!
Pure le due ragazze dalla pelle chiarissima che sfilano alle mie spalle e bussano alla porta del mio vicino, impersonificazione al femminile di Stanlio e Olio! Riprovano e poi mi guardano e mi chiedono se sono quello che sta lì! Mi faccio ripetere la domanda e dico di no! Mi guardano, se ne vanno su due auto diverse con due persone diverse. Passando Stanlio, altissima e androgina, stile Uma Thurman si gira appena e mi dice "Good Job!". Sono ancora incerto sul significato e su tutto quello che è accaduto, ma alle 5 il caldo e la stanchezza può giocare dei miraggi, come mi ha detto la signora della porta accanto. Nei motel, specialmente qui, tutti sono di passaggio e tutto sembra accadere e muoversi in un contesto irreale, quasi finto. Cose che accadono solo qui.
Beh, sono le 8 di mattina, fra un paio d'ore faccio il check out e spero che sia stavolta ok!
Mi sono fermato, ho pensato e poi ho agito! Spero di aver fatto il meglio! La subacquea mi ha aiutato anche qui, in terra ferma!
Un caro saluto a tutti!
Macchina ok, roof rack negativissimo perchè quel telo superati i 50km/h ti farà sembrare di stare sullo shattle in fase di decollo e poi le tendine sono il massimo mi sembrano quelle di mia nonna in tempo di guerra.
RispondiEliminaVai Leonardo buon viaggio e ricordati di mandarmi il numero di cellulare nuovo.
Fabrizio
E bravo Leo...come diceva un amico..100 misure ma un taglio solo!
RispondiEliminagli ultimi incastrini sono pronti e fondamentali per la logistica...e via!
..bella la storia del caldo, dei miraggi, del contesto irreale quasi finto!..il tuo è un viaggio nel viaggio e da come scrivi mi sembra di parteciparci!
bravo Leo, sei un 'ottimo narratore!..rapisci il lettore!
Ciao caro
a presto
Luca