E le onde si susseguono, qui, a Quarantine Bay.
Una dietro l'altra, brevi, leggere e costanti.
Una simile all'altra, ma nessuna uguale alla precedente.
E le onde si ripetono, qui a Quarantine Bay e io sono il solo a vederle, respirane la lieve brezza di salino che emanano.
E le onde si rincorrono di continuo, qui, a Quarantine Bay, sfiorando rocce levigate e andando a morire sulla spiaggia di piccoli sassi multicolore.
E le onde non smettono mai di giocare, una dietro l'altra, qui, a Quarantine Bay, vicino alle ruote della mia auto.
Starò qui stanotte, a Quarantine Bay, con le onde che si susseguiranno imperterrite. Mentre starò dormendo, mentre starò sognando. Incessantemente, loro, saranno lì, per tutto il tempo.
Qui, a Quarantine Bay, le onde mi culleranno quanto serve per piangere tutte le lacrime che non ho ancora pianto nella mia vita.
Qui, a Quarantine Bay, non ci sarà nessuno a vedere tutto questo, non ci sarà nessuno a guardare queste onde che si mescoleranno con le mie lacrime.
Qui, a Quarantine Bay, io sono solo di fronte a queste onde e penso che non mi merito tutto questo. Non mi merito di piangere, qui, davanti a queste onde.
Ma qui, a Quarantine Bay, non c'è nessuno e le onde si ripetono sempre, una dietro l'altra.
Qui, a Quarantine Bay, solo le onde saranno testimoni di quello che accadrà.
Qui, a Quarantine Bay. Io e le onde.
Quarantine Bay, 30 luglio, 2013
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