Ci sono due soli modi di conoscere le cose.

Farsele raccontare oppure farle.

Un poco come la vita.

Viverla o farla vivere agli altri.

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martedì 20 agosto 2013

Non servono i..."coglioni"...


Salve a tutti,


dovete perdonarmi, ma forse il momento poco fortunato, per l'ennesimo break down che sto vivendo e, i lunghi tempi di attesa, mi fanno pensare, riflettere. Dal nulla si incendiano strani e inaspettati momenti di profonda analisi. Non so se sia un bene o un male, ma comunque, questo è quello che mi è passato nella mente in questi interminabili giorni e lo condivido con Voi.

Ps. Questo post, avrà poco successo, lo so! Magari perché sono più popolari alcune foto panoramiche d'effetto, che una verità scomoda scritta. Fosse anche per il tempo che si spende per leggerla. Lo sballo facile, paga sempre…

Un abbraccio, leonardo

Non c'é nulla che possa giustificare gli errori e cancellare la tua coscienza sporca di peccati, di misfatti e di sbagli. Nessun Dio, nessuna espiazione, nessun indulto o amnistia è sufficiente, nulla. Nessun "Papa o Legge" può arrogarsi il diritto di farlo. Frottole. I fatti sono quelli. La lavagna non si cancella mai, nemmeno se usi della carta vetrata. Indelebile. Rimane sempre un solco, una traccia.

Non esiste una compensazione. Mai. Devi solo chinare il capo e ammettere che hai sbagliato, che hai ferito e fatto del male. 

Nemmeno il perdono della presunta parte offesa può bastare. Non basta mai. Non serve voltarsi da un'altra parte, non serve cercare di dimenticare, non serve pensare di essere accomunati a tanti che hanno sbagliato come te. Sono solo puerili giustificazioni. Non esistono alibi. Inutile. Non serve. I tuoi fantasmi, se hai una coscienza e, se sei ancora un essere umano, ti perseguiteranno per sempre. Nei momenti più inaspettati, nelle notti senza luna, nei momenti in cui cercherai "lo sballo", nei momenti di felicità e nel silenzio del vento che accarezza la tua pelle di fronte all'infinito dell'assoluto.

Loro saranno lì a ricordarti che nulla può cancellare il dolore che hanno provocato le tue azioni. Allora capisci quanto piccolo sei. Quanto sia ancora lungo il tuo cammino per questa Vita e quanto sia importante ogni suo attimo, ogni tua piccola azione, quanto sia importante vivere rincorrendo le cose buone, vere, sentite e profonde. Rincorrerle sempre, non avendo paura dei giudizi, né cercando alcuna conferma. 

Anteponendo l'uomo e la tua coscienza prima di ogni cosa, i sentimenti profondi prima di ogni spicciolo conto ragionieristico o interesse personale, privato e di parte. La tua parte…

Un duro cammino. Il cammino che solo i grandi uomini, le grandi donne possono fare. Allora capisci che nella vita, non servono i "coglioni"…sono inutili. Nella vita serve il "Cuore", null'altro.

Sto facendo il possibile per mettere il mio "Cuore" sul tavolo della mia Vita. Il mio cuore come una stigmate  impressa nel mio viso, guizzante nel profondo dei miei occhi stanchi. Non importa se nessuno se ne accorge…

Diranno che "ho i coglioni", o magari, che non li ho. Non avranno capito nulla in tutti e due i casi!

Io lo getterò sfacciatamente di fronte a me, senza aver paura che sia sbattuto nella discarica o irriso. Senza  preoccuparmi se finisca nel profondo del mare, che sia spazzato via dal vento, nascosto nella nebbia, disperso dalla brutalità e dall'indifferenza degli uomini.

Io devo avere semmai paura di altro. Io devo solo avere paura a non aprire il mio Cuore…

Mareeba, 20 agosto, 2013