Ci sono due soli modi di conoscere le cose.

Farsele raccontare oppure farle.

Un poco come la vita.

Viverla o farla vivere agli altri.

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sabato 28 gennaio 2012

Sundown...

Stamani voglio fermarmi da queste parti, voglio godermi questo pezzo di costa.


Appena alzato mi accorgo che qualcosa mi sta ravanando nei così detti!


"Aaaazzzzo è"!


Controllo e salta fuori l'intruso lungo un 3 cm buoni che se se la svigna veloce nell'erbetta a nascondersi! Se ha dormito con me, non me ne sono accorto! Controllo per sicurezza che tutto sia in ordine…perfetto!


Mi faccio un bel caffè e torno dai ranger per chiedere info su una traccia. Constatato che è inaccessibile scopro che un piccolo parco nazionale dista appena un paio di chilometri da dove ho campeggiato io! Non era segnato da nessuna parte e nemmeno c'erano cartelli! Strano, penso!!! Non è strano per nulla invece!


Ci scopro un camp ground bellissimo sulle rive di un fiume con 4 o 5 auto! Non si paga! Ecco perché sono tutti qui! Io c'ero andato semplicemente per vedere delle incisioni aborigene di 5000 anni fa che dovrebbero rappresentare il sole. Da qui il nome del parco, Sundown, appunto!


Cazzeggio un poco ma la giornata non è bella, sempre coperto. Arrivo sulla spiaggia dove ho dormito ed esplode il sole! Faccio alcune foto e scambio due parole con un uomo che sbuca dal nulla sul quad con cane appresso. Il caldo è insopportabile e lotto come un pazzo con un miliardo di tafani! Mai visti tanti. Mi dice che è normale, ma lui ha la muta addosso! Provo prima con della crema e poi con del repellente! Nulla, a loro non gliene frega nulla e riescono pure a pungerti nel di dietro attraverso il costume! Pazzesco! Dopo averne uccisi un centinaio buono mi butto in acqua a fare snorkeling. Appena esco eccoli di nuovo! Cambio posto e di nuovo nel giro di pochi secondi riappaiono. Insomma una giornata nel selvaggio si, ma inteso come tentativo di sopravvivere a queste belve assetate di sangue. Verso le 18.30, quando il sole comincia a diminuire di intensità, improvvisamente svaniscono. Mi lasciano un polpaccio, mezza gamba e il culo bucherellato! Bastardi!!!


Piazzo la mia auto su un ansa elevata del fiume perfettamente in linea con la foce e vado sulla spiaggia.


Non c'è nessuno, solo un uccello nemmeno tanto socievole. Il sole splende ancora e la spiaggia viene percorsa da onde lunghissime e continue che rullano una dietro l'altra in modo curioso. Mi incanto a vedere i soli disegnati sulla scogliera da un anonimo uomo di 5000 anni fa. Anche lui, prima di me, è rimasto impressionato da questo sole che scende all'orizzonte. Da questa luce, da questi riflessi, da questo luogo…


Sundown…sta scendendo…spettacolo!


Lo guardo, guardo i segni incisi nella pietra e rimango stordito da un brivido…e li sfioro e poi li tocco delicatamente!


Tocco i circoli con la mano aperta e le palpebre semichiuse. Tocco il sole! Seguo con un dito uno dei cerchi…Sundown…stupendo. Sono qui ad ammirare questa meraviglia che mi ha rapito. Sono qui è non mi è nemmeno venuta l'idea di scattare una foto tanto ero coinvolto da quello che sentivo. Forse come l'anonimo artista di 5000 anni fa sono stato travolto da qualcosa più grande del mio stesso essere. Forse mi sono fuso con l'ambiente circostante anche solo per pochi minuti e mi sono sentito parte di tutto questo. Il mondo ero io e lui era in me, non aveva ragione di essere una foto. La foto più intensa, l'esatta rappresentazione di tutto ciò è qui da 5000 anni ed incisa in queste pietre inclinate…ogni altra cosa sarebbe superflua, inesatta e parziale.


Sundown…e lui ormai è sceso, se ne è andato, lasciando lo spazio a uno spicchio di luna e un miliardo di stelle…

























venerdì 27 gennaio 2012

Tasmania: Wild Wide West!

Va bene, andiamo a vedere questo selvaggio Ovest! La mattina ha le tinte fosche e grigie. Del sole manco l'ombra. Mi calano una tristezza e una malinconia strazianti. Questo tempo molto variabile è un bel guaio.


Non importa, guardo la carta e voglio andare sulla punta estrema a Nord. Mi accorgo troppo tardi che è proprietà privata, una enorme proprietà privata. Nelle vicinanze però mi imbatto in pappagalli neri enormi e uccelli similia oche mai viste prima!


Punto la prua a Sud/Ovest e via lungo la costa. Improvvisamente il vento si intensifica ma non è nulla di eccezionale. La costa è verdissima, frastagliata e una leggera foschia rende tutto ovattato. Il ribollire del mare e la schiuma in lontananza fanno prevedere quello che mi attende. In una gravel road, nel mezzo del nulla incrocio una ragazza che sembra uscita dal nulla. Spinge una carrozzina stile ed epoca anni '50 e ha lo scialle come aveva la mia nonna! Sembra un fantasma e mentre l'incrocio mi sorride solamente. Faccio appena in tempo a fare una foto dallo specchietto retrovisore e poi svanisce nella foschia! Non sono sicuro che questa nebbia mi faccia molto bene! Mi sembra di sognare!!!


Andiamo avanti!


Finalmente un microscopico paese con un piccolo camp ground attrezzato. Mi fermo e nonostante sia ridossato il vento aumenta e le onde sferzano la battigia e la bassa scogliera a lato. Alcuni ragazzi tentano di fare surf, una coppia imbacuccata si abbraccia mentre controlla il cane che scorrazza in spiaggia. Gli uccelli sono a capo chino sulle rocce espose dalla bassa marea. Nessuno si azzarda a volare, semplicemente si spostano zampettando di tanto in tanto quando il vento li sta quasi per ribaltare!


Cavolo che vento freddo! Ma dove sono capitato!


Arriva una bava di sole a dare un minimo di colore a questo paesaggio smorto. Andiamo pure avanti, ed ecco un'altra cosa bizzarra. Un pony dentro un recinto elettrificato davanti a una casetta isolata si protende curioso! Il mare sbatte forte sulla scogliera sottostante con onde impressionanti, il vento aumenta ancora.


Passo un centro con 4 case quattro e una chiesa dove un cavallo ricoperto dalla testa ai piedi dorme letteralmente nel prato e fa uno sbadiglio senza nemmeno girarsi!


Comincio veramente a preoccuparmi di tutte queste cose e quasi quasi penso di essere capitato in un mondo parallelo, altro che!


Mi ributto su una laterale ed ecco il mare che pare veramente ribollire. Gli uccelli sono appiccicati sugli scogli e si alzano in volo appena mi avvicino lanciando richiami disperati.


Finalmente arriva il centro dei Ranger vicino alle sponde di un grosso fiume. Prendo info su quello che mi attende nell'area circostante e assito, purtroppo, al ritrovamento di un diavolo della Tasmania morto investito da un'auto. Un primo incontro veramente triste! Sono sempre più sconcertato mi avvicino per passare il fiume ma ci ripenso e vado sulle sue sponde.


Come ieri lo spettacolo è surreale o da scenografia cinematografica. L'acqua del fiume è rossa! Rosso fuoco e contrasta con il blu del mare dove va a morire. Finalmente il sole riesce a bucare la coltre di nubi e tutto si accende! Mi faccio tutto il greto del fiume fino al mare e scorrazzo sulla sull'ampia spiaggia per un buon chilometro! Ogni tanto butto Carolina dentro il mare e via col tergi…


Il sole si accende del tutto e da il meglio, finalmente!


Ora, mentre la mia auto solca come una nave questo lembo di spiaggia che si confonde tra cielo e mare, io sono libero!


Io sono libero…e sto correndo tra la sabbia, il mare e il cielo.

Io sono libero…e mi viene in mente una canzone e la metto su. Prima sorrido e poi rido di gioia come un pazzo…


Running on - running on empty

Running on - running blind

Running on - running into the sun

But I’m running behind


Everyone I know, everywhere I go

People need some reason to believe

I don’t know about anyone but me

If it takes all night, that’ll be all right

If I can get you to smile before I leave


Looking out at the road rushing under my wheels

I don’t know how to tell you all just how crazy this life feels

I look around for the friends that I used to turn to to pull me through

Looking into their eyes I see them running too


Running on - running on empty

Running on - running blind

Running on - running into the sun

But I’m running behind


Cerco di fare qualche foto ma il vento è fortissimo e le onde hanno una forza terrificante. Faccio fatica a reggere la camera e stare in piedi! Tronchi giganteschi sono accatastati sia sulla striscia di sabbia del greto del fiume, ma buona parte di essi sono sulle scogliere della bocca del fiume. Cavolo qui mi sa che che ci siamo! Il vento e il mare devono essere veramente tosti!


Poi è l'apoteosi! Finalmente una gravel road come si deve che si snoda in mezzo a dossi circondati da bush impenetrabile alto un 2 o 3 metri! Sono con un ritardo spietato e fra poco calerà la notte. Non ci penso un attimo perché qui si annusa nell'aria il selvaggio…e Carolina scalpita! Io pure! Innesto il 4x4 e do gas! Qualche derapata e via a scaricare una nuvola di fumo bianco peggio che il beep-beep!


Vado a visitare gli unici accessi a mare alla foce di alcuni piccoli torrenti dove vivono alcune persone raggruppati in poche abitazioni. Dovrebbero essere abitate da pescatori ed essere piccoli capanni estivi. Alcuni lo sono, ma uno mi pare una mega villa!


I posti sono spettacolari.


Calette protette ai lati da dune di sabbia e scogliere. Il mare che spara dentro onde a getto continuo con correnti di risucchio che disegnano ghirigori sulle ampie spiagge. Il Kelp, che qui ha di dimensioni mostruose, è stato strappato dalla forza del mare e giace accatastato un poco ovunque. Una moltitudine di rocce arrotondate spuntano dalle spiagge come fossero funghetti. Il vento alza nuvolette di sabbia che mi pungono le caviglie e nebulizzano l'acqua di mare. Sono costretto a pulire l'obiettivo in continuazione…


Mi guardo intorno e non c'è un'anima…anzi una c'è! Ci sono io, cazzo! Benvenuto in Tasmania, Leonardo! Benvenuto nel Wild Wide West!


Mi sa che mi fermo stanotte e magari…se il tempo regge anche domani!