Ci sono due soli modi di conoscere le cose.

Farsele raccontare oppure farle.

Un poco come la vita.

Viverla o farla vivere agli altri.

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sabato 4 settembre 2010

WINTON, DINOSAURI e non SOLO


Mi alzo la mattina non un granché bene. Sono indeciso. Carico a fatica l'auto e mi prendo la penultima pastiglia di Tramadol. Vado a sud, direzione Winton. La strada è monotona, pianeggiante. Dopo pochi chilometri devo rallentare. Il dolore non passa. Vorrei prendere una fiala di Voltaren, ma non so se fa reazione con l'altro farmaco. Mi sparo due pasticche di Dolased con codeina, paracetamolo e doxylamine! Non conta un cavolo! Mi fermo più volte stremato. Dopo circa 90 chilometri sono indeciso se tornare indietro. Mi faccio un caffè e mi ribalto alla bene meglio sul posto guida per un poco. Riprendo. Ci metto 4 ore per fare poco più di 200 chilometri ed arrivare a Winton!

Mi fiondo all'info center per trovare una sistemazione ed andare a letto! La ragazza al bancone mi trova una camera presso il Tatersalls Hotel. Altro non è che un vecchio pub con camere. Spartane da morire. Tutto rimasto come 70 o 80 anni fa, quando l'hanno rinnovato, completamente in legno. Pazzesco, outback vero! Un caffè strepitoso mi da una sferzata. Vado in farmacia e riesco a farmi dare una confezione di Voltaren! Incredibilmente senza ricetta! Devo avere davvero una faccia stravolta e convincente! Visito il piccolo museo affianco che ha un fossili di dinosauri enormi, anche se non completi! Uno di questi si fregia il titolo di essere il più grande in assoluto scoperto in Australia. Un plastico a grandezza naturale ne riproduce uno veramente impressionante!

Mi guardo intorno e la cittadina, piccolissima, riserva alcune sorprese. Qui esiste un museo dedicato completamente alla famosa canzone folk Waltzing Matilda, che rappresenta l'idea romantica e avventurosa dei pionieri di un tempo. La leggenda dice che la prima rappresentazione in pubblico sia stata qui, nel 1875, presso il North Gregory Hotel. Poi un'altra cosa incredibile per un posto così remoto. Il 16 novembre 1920 nasceva qui la famosa compagnia aerea QANTAS che altro non è che l'acronimo di Queensland and Northern Territory Aerial Services Ltd.

Qui pure si ebbe la prima riunione del consiglio e, per prima, la Contea di Winton concesse del terreno per fare la prima pista di atterraggio. Iniziava l'era dell'aviazione commerciale!

Prendo possesso della stanza e dopo 10 minuti di relax mi dirigo verso un luogo incredibile. Australian Age of Dinosaurs. Questo luogo, sorto qualche anno fa, diventerà un luogo di attrazione importantissimo. L'area è ricchissima di fossili di dinosauro e qui, per ora, si è approntato il primo stralcio del progetto che prevede un vero e proprio Museo con la più grande collezione di fossili di dinosauri d'Australia. Al momento c'è solo il laboratorio e il deposito dei fossili.

I fossili di dinosauro non sono facili da trovare, essendo in sedimenti che sono completamente ricoperti dalla terra. Ci sono degli indizi che aiutano i paleontologi a capire quale siano le aere più promettenti e, dopo aver fatto dei sondaggi, si inizia a scavare. Il lavoro è lunghissimo e richiede mesi anche solo per preparare la zona di scavo. I fossili sono inglobati in una matrice molto dura e vengono estratti con parte di essa e inglobati in gessi protettivi per essere poi trasportati nel laboratorio. Qui, vengono liberati dalla matrice utilizzando gli stessi trapani che usano i dentisti! Un lavoro certosino e lunghissimo che richiede anche anni per ricomporre un singolo scheletro.
Si sono scoperte svariate nuove specie. Una di queste, l'Australovenator, soprannominato Banjo, mi ricorda in modo sfacciato i piccoli sauri che correvano nell'erba alta e attaccavano gli umani nel film di Spilberg! Identici!

Qui avranno da scoprire e lavorare per decenni, con una fonte quasi inesauribile di reperti!

Sono stremato e decido di prendere il Voltaren. Rientro e mi butto nel letto per un paio di ore buone. Scendo per mangiare un mega filetto di manzo e il pub si è riempito! Venerdì sera, serata di bisboccia. Faccio fatica a trovare un tavolo libero. Salgo in camera e dormicchio fino alla mezzanotte. Altro Voltaren, pomata alla cartilagine di squalo e…buonanotte!

Winton





my room









Australian Age of Dinosaurs







Australovenator wintonensis (Banjo)

DINOSAURI, GORGE e LACRIME

Mattinata stupenda ad Hughenden! Visito il piccolo museo che ha alcuni fossili e una riproduzione di un dinosauro trovato in zona! Sic! Comunque è impressionante! Per vedere gli originali dovrò andare a Winton, seconda tappa. Mi chiedono da dove vengo e rimangono stupiti. C'è una cartina del mondo dove appuntare la bandierina sulla città di provenienza. L'Italia non ne ha nessuna. Ne pianto una nei pressi di Bologna. Sparsi per la città ci sono opere di artisti locali che rappresentano dinosauri. Alcune molto suggestive.

Nei dintorni c'è un luogo dove si possono cercare le belemniti, fossili antichissimi. Ci provo ma non ne trovo nessuno. Il martello di fabbricazione cinese si spacca al primo colpo! Sulla strada c'è una gorge molto famosa si chiama Porcupine Gorge National Park ed è lunga 27 chilometri! La particolarità è che il fiume ha scavato prima dei sedimenti basaltici rossi fino ad arrivare a scoprire quelli alluvionali, bianchi. Il contrasto è stupefacente. Il fiume ha delle pozze, create dai sassi di basalto che hanno scavato i sedimenti bianchi, dalle forme più o meno circolari. Sono larghe da poco più di un metro fino a una decina!

Arrivo al lookout e vedo il percorso. Sono circa tre chilometri giù per la collina. Sto bene da parecchi giorni e provo ad andare. Errore madornale. La discesa non è male, ma la salita è disastrosa! Mi saltano fuori ancora dolori, ma questa volta diversi. Tutto si rompe, scrocchia, dal collo alla schiena. Torno in città e me ne sto un'altra notte alla unit. Provo a dormire, ma mi sveglio di continuo. Il cuscino me lo ritrovo bagnato da sudore e lacrime.


Hughenden





Porcupine Gorge National Park










mercoledì 1 settembre 2010

OVERLANDER'S WAY, ancora OUTBACK!!!

Oggi mi sveglio prestissimo, prima dell'alba! Riprendo i ritmi del viaggio in auto, lontano da una casa che rallenta un poco tutto, impigrisce. All'alba sono in strada. Ormai arriva tardi, verso le 6.30.

Sono vicinissimo a connettermi con la Overlander's Way, la mitica strada che partendo da Townsville sulla costa attraversa tutto il Queensland per arrivare fino a Tennant Creek, nei North Territory. Oltre 1500 km che venivano percorsi dai pionieri con le loro mandrie in cerca di nuovi pascoli verso ovest. Questa strada taglia pianure dove l'occhio non riesce a scorgere l'orizzonte dal gran che è lontano. Distese infinite, a volte contornate da basse colline che spesso rendono meno monotono il paesaggio. In questa area c'è molto altro, non solo pascoli e bestiame.

La giornata è magnifica e finalmente un sole incredibile mi fa compagnia! Caldo e secco! Ci voleva! Respiro gli odori e i profumi che forse ho lasciato per l'ultima volta nei Northern Territory, qualche mese fa. Mi piace.

Arrivo a Charters Towers e mi accorgo che qui i ritmi sono rallentati! Tutto praticamente è fermo, chiuso fino alle 9! Strano! In buona parte dell'Australia i supermercati aprono alle 7! Mi sa che sono già nell'outback…tutto si deve prendere con calma…molta calma! La città dista circa 130 km da Townsville ed è molto bella. Il centro storico rivela edifici nati durante il periodo della corsa all'oro e tutt'ora in zona ci sono miniere importanti. Mi faccio un giro in centro aspettando l'apertura dei negozi e poi via! Verso ovest!

Poca gente in strada. Poche macchine e tanti road train a tre rimorchi, spesso carichi di bestiame. Il caldo si fa sentire. Visito velocemente un parco che non si rivela un granché e poi di corsa verso la prima meta, Hughenden! Il nome magari non vi dice nulla, ma insieme ad altre due cittadine forma un triangolo di interesse mondiale. Qui siamo nella terra dei dinosauri! Quelli veri! Quelli grossi, enormi! Quelli, tanto per intenderci, che hanno ispirato Spilberg per il suo Jurassick Park!

Arrivo appena prima della chiusura dell'info center per chiedere dove posso passare la notte. Dormo in una unit stasera. Mi concedo un letto e una doccia. Ne ho bisogno. I miei vicini di "loculo" sono degli operai che lavorano in zona per qualche mese. Spesso per la manutenzione delle strade. Beh, sono stanco morto e mi faccio una doccia bollente. Il collo regge ancora.

Domani si parte alla scoperta di questi giganti estinti! Domani faccio un salto indietro nel tempo di qualche milione di anni!


Charters Towers
















Hughenden





martedì 31 agosto 2010

UNDARA VOLCANIC National Park, ancora in VIAGGIO!!!

Cosa raccontare di questi giorni? Di questi soli due giorni? Non saprei! Anzi, so quello che volete sentire! Volete sentire del viaggio, di posti straordinari! Incredibili, come anche a me sono sembrati! Va bene…racconto!

Sono di nuovo in strada, dopo tanto tempo. Saluto Patrick e mi dispiace partire. Davvero. Sto un poco meglio. Sto usando la protesi elettronica da qualche giorno. Credo mi bilanci meglio la schiena. Mi sta forse rimettendo in sesto. Il fatto negativo è che mi si infiamma l'inguine. L'invasatura sarà leggermente diversa dall'altra. Poco male, ago...e via a spurgare!

Mi sposto a sud ovest di circa 200 km attraversando le città di Atherton e Ravenshoe che sono immerse in una nebbia pazzesca! Il paesaggio è incredibile. Boschi che lasciano spazio a prati verdi piene di mucche. Vento, freddo e umidità altissima. Qui è tutto verdissimo anche in stagione secca! Le pale della centrale eolica si vedono appena! Qui ci sono le più alte cittadine del Queensland e questi monti bloccano sul versante est l'aria umida che arriva dal mare. Pochi chilometri e piano piano la pioggia sembra dare tregua. Sto scendendo di quota e, sempre sotto un cielo coperto, arrivo a Undara Volcanic National Park.

Beh, che in Australia ci sia granito e basalto non è una novità, ma in questo parco ci sono cose incredibili! Il parco si trova in un'area vulcanica più ampia di 5500 km quadrati dove sono stati rilevati 164 vulcani inattivi e vanta due primati assoluti. Il primo è che la colata di lava che uscì da Undara era così liquida che arrivò a oltre 160 km, record assoluto mondiale! L'altra caratteristica collegata a queste eruzioni molto fluide è che i gas nello sprigionarsi hanno creato dei "tubi", delle gallerie lunghissime e altissime di forma cilindrica! I tubi, appunto! Questa è la principale attrazione del parco e uno di questi ha una lunghezza a tutt'oggi imbattuta di oltre 100 km! In molti punti sono crollate le volte e gli alberi crescono ovunque. Faccio un tour guidato di circa due ore visitandone ben tre! Sono spettacolari!

Lasciata Undara mi sposto verso sud per 350 chilometri sulla Gregory Development Road. Scendo gradatamente di quota tagliando un enorme altipiano e il paesaggio mi risulta più famigliare! Intorno gli alberi e l'erba si fanno via via più brulli. I fiumi o sono in secca o hanno acqua quasi sempre stagnante. Compaiono i primi canguri spiaccicati sulla strada e i falchi o le aquile pasteggiano tranquille! L'aria si fa più tiepida anche se il cielo è sempre coperto. Sono ora a Fletcher Creek River, in un rest area. Domani inizierò a visitare un'area incredibile, almeno per me! Un triangolo formato da tre cittadine che racchiude…ve lo racconterò prossimamente quando ci sarò!

Ma di altro volevo parlare. Si! Di altro! Per me in questi due giorni la cosa che più mi ha fatto emozionare è il fatto che mi sono rimesso in viaggio. Il fatto che stanotte riproverò a dormire in macchina in uno spazio minuscolo. Avevo quasi dimenticato cosa significasse, ormai abituato a dormire in un letto e con tutte le comodità di una casa.

Ma non importa. La verità è che ripensavo a una frase celebre di Charles Baudelaire…scusate butto fuori una mantide religiosa che mi sta azzannando! Che cavolo!

Dicevo che oggi, guardando questo cielo coperto, con le nuvole che si rincorrevano nel vento teso, mi è venuta in mente questa frase celebre. Beh, oggi, almeno per oggi, credo che rappresenti il mio animo appieno!

Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre "Andiamo", e non sanno perché. I loro desideri hanno le forme delle nuvole.













Undara Volcanic National Park