Ci sono due soli modi di conoscere le cose.

Farsele raccontare oppure farle.

Un poco come la vita.

Viverla o farla vivere agli altri.

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domenica 6 giugno 2010

WHY NOT?

Ieri, 5 giugno, pensavo guardando il cielo stellato. Pensavo a tante cose e anche alla domanda che qualcuno mi ha fatto. "Che cavolo ci stai a fare in Australia?"


Mah! Difficile rispondere con una risposta secca! Sfacciatamente potrei rispondere con una frase tipo: "Eh tu! Che cavolo ci stai a fare in Italia?" Ma non lo faccio, perché è una non risposta. Mette un muro e non spiega.


Ci sono una serie di motivi per cui sono qui. Certo, mi sento uno "spirito libero". La curiosità, come l'avventura, mi hanno sempre attirato. Il vedere luoghi nuovi, il "mettermi alla prova", direi. Non solo questo però. Anche la noia, a dire la verità. Il ripetersi ossessivo di riti e di momenti, tutti uguali, che rischiano di fare diventare il tuo mondo e la tua vita, una specie di "gabbia", dove tutto scorre inesorabilmente su binari predestinati. Non che questo sia spiacevole, anzi! Credo però che noi siamo altro, che il mondo sia altro. Il mondo è molto più ampio del nostro orizzonte visivo. Molto spesso ce lo scordiamo. Forse troviamo le risposte, per "farcelo piacere"!


Non so bene, ma da dove sto scrivendo, da Adelaide River Inn, un posto come un altro nel mondo, scopro che forse il mondo è anche questo. Nulla di più. Ma diverso. Diverso da Carpi, dall'Italia.


Apro una (parentesi!)


Dentro al Bar c'è Charlie! Sta li e non dice nulla con le sue lunghe corna e quegli occhi vispi! Chi è Charlie? Ma naturalmente il buffalo del film di Mr. Crocodile Dundee! Imbalsamato dopo che aveva dato segni di "squilibrio mentale"! Non è dato sapere se si sia ammalato dopo le riprese del film o prima!


Chiudo la (parentesi!)


Sono però stato anche un sedentario, per anni. Forse lo sarò in futuro, chissà! La cosa non mi turberebbe, ne mi spaventerebbe. Di certo nulla di concreto mi ha fermato per lungo tempo. Sono un possibilista e ho sempre rischiato in prima persona. Ho perso a volte e…di brutto, direi! Veramente di brutto! Ma non ho mai accettato di "farmi scegliere", non ho mai accettato di dire "non lo so", parafrasando una canzone di Ligabue…


Sicuramente poche cose possono legarti a un territorio, a un luogo. Spesso può essere l'amore. Magari l'amore per una persona. Per me è stato così. Curiosamente, "qualcuna" anche di recente, è stata interessata a me. Più di una, miracolosamente! Ma nulla si è concretizzato. Magari non ero il tipo giusto, non so. Forse non era il momento giusto, chi può dirlo. Al riguardo devo ancora ricevere risposte e chissà mai se le avrò. Una cosa però penso. Viviamo spesso con la paura e il terrore di "perdere", di "essere giudicati", "di metterci in discussione" e non abbiamo "le palle" di rischiare quasi mai.


Ci lamentiamo spesso più per "quello che non c'è" senza avere il coraggio poi di metterci in gioco. Ci accontentiamo di "quello che c'è", anche se non ci soddisfa e sogniamo un futuro che mai arriverà. Questo perché non lo vogliamo fino in fondo.


Forse non abbiamo maturato nemmeno dei sogni nostri. Pensiamo che la felicità, parola "grossa" veramente, passi attraverso dei modelli che poi non sono i nostri. Sia rappresentata dalla "sicurezza" materiale di alcune cose, dalla "figura sociale" che rappresentiamo…tutte cose che spesso non ci appartengono. Ce le hanno imposte, ce le hanno insegnate come "ideali" da seguire…modelli per "essere felici"…


Se andate in una qualsiasi libreria troverete una marea di "manuali" o libri che parlano di questo. Come "essere felici". Oggi come non mai. Se è vera la legge di mercato "della domanda e dell'offerta", vuol dire che, o ci sono degli editori incompetenti o tanta gente non sta proprio allegra!

Non parliamo poi di quello che si può trovare su internet, che forse è uno strumento a dir poco globale e immediato per farsi un'idea di cosa succede intorno a noi.


Spesso mi sono reso conto che le nostre scelte sono dettate più dalla noia e dalla solitudine che da altro. Dalla paura…paura di essere soli. Di restare soli. Come non lo fossimo sempre…in fondo!


"Si sceglie" e "si ci sceglie" più per questo. Senza saperlo. Per "essere a posto"…farsi compagnia. Come si sceglie un gatto o un cane. Animali da compagnia, appunto.


Pensiamo più "all'ideale di felicità" che "alla nostra felicità"!


Non so bene. Ma io, mi sento nel mondo. Sento che le cose sono più semplici di quanto noi le vogliamo fare complicate.


So anche che ci vuole "DESIDERIO", ma tanto. Credo non esistono "SOGNI" impossibili e nemmeno "AMORI" impossibili. Forse esistono solo persone senza "CORAGGIO". Persone, donne o uomini che "galleggiano" solamente, prede delle correnti marine…in gergo si chiamano meduse. Sono efficienti, mortali, immutate da milioni anni e quindi "perfette" ma…come sempre accade, prive di ogni organo di movimento volontario. Non possono mai decidere ogni semplice proprio spostamento, qualcuno altro deciderà la loro sorte. Forse è questa la loro dote principale, la loro fortuna!


Mi risulta facile, alla fine, rispondere alla domanda del "perché" sono in Australia e anche del "perché" di tante cose che apparentemente non hanno senso per i più.


Superare le nostre "barriere mentali" non è semplice, sicuramente. Ma a chi mi chiede alcune cose su di me, stavolta, anche se non sarebbe corretto, mi risulta più facile rispondere con un altra domanda.


WHY NOT? PERCHE' NO?






3 commenti:

  1. Da quando anche io sono qui dall'altra parte del mondo, me lo sono sentita spesso chiedere anche io. E da chi è rimasto in patria mi sento spesso dire: "Oh, ma che fortuna! Tu in Australia e io qui con questa vita noiosa.." Io, semplicemente, dopo anni che lo volevo, un giorno sono andata in un'agenzia di viaggi e ho comprato il biglietto. Senza soldi da parte, senza nessun progetto e senza sapere quando sarei tornata. E sono felice di averlo fatto. A quelli rimasti a casa e che m'invidiano dico solo di andare a comprare il biglietto, niente di più facile, ma non lo fanno perchè hanno paura e hanno troppe catene che l'imprigionano. Bravo Leonardo.

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  2. Grazie! Finalmente qualcuno che conferma che non sono "solo" in certi "pensieri sotto al chiaro di luna!"! Nulla è semplice da fare, ma nulla è impossibile! Un abbraccio!

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